Intervista scrittore Sergio Battista

Intervista a Sergio Battista autore del libro “Il cinema dalla parte degli ultimi”.
Sergio Battista
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Sergio Battista autore del libro “Il cinema dalla parte degli ultimi”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Il cinema dalla parte degli ultimi”, cosa diresti?

Direi che è un saggio che definisco divulgativo in quanto cerca di mettere in luce aspetti poco conosciuti del mondo del cinema e dei suoi rapporti con la società, nonché con le altre espressioni artistiche. In fondo è un saggio che racconta contesti.

Da dove nasce l’idea che ti ha portato a scrivere questo libro sul cinema dandogli questo taglio centrato sugli emarginati e sugli esclusi di cui si sono occupati alcuni registi?

L’idea nasce dal fatto che questo tipo di cinema è sempre meno incisivo nella società. E’ un cinema che si vede solo nei festival ma che difficilmente arriva nelle sale. Sembra quasi che le differenze sociali siano state sconfitte per sempre, purtroppo non è così e la cronaca ce lo ricorda spesso: lavoratori che perdono la vita sul posto di lavoro, femminicidi, violenze psicologiche, problematiche relative alle migrazioni, padri e madri di famiglia che perdono il lavoro. La storia è sotto i nostri occhi e credo che vada anche rappresentata sul grande schermo ed essere vista e pensata.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo il tuo saggio? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Vorrei che venga comunicato il messaggio che ciò che ci viene fatto vedere non è la totalità di ciò che si realizza. Mi spiego: film e documentari che mettono gli ultimi o anche l’ambiente e nuovi stili di vita al centro della storia vengono realizzati, ma il sistema non permette a tutti di poter far conoscere la propria proposta, non è permesso a tutti, per motivi preminentemente economici e politici, di essere ascoltati. Questo saggio serve proprio a stimolare la curiosità di vedere e ascoltare altre storie.

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Guarda, c’è stato solo un dubbio che mi ha accompagnato durante la stesura del testo e ha riguardato se inserire o meno Pasolini nell’indice. Pasolini è un autore che adoro, profeta indiscusso dei nostri tempi, forse l’ultimo grande
intellettuale critico, ma ho poi deciso di non inserirlo perché nel cinema si è espresso in maniera provocatoria e la sua figura nel contesto che avevo in mente sarebbe stata fuori luogo in relazione agli autori trattati.

Se Sergio Battista dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “Il cinema dalla parte degli ultimi”, quali userebbe?

Divulgativo, culturale, profondo.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Per saperne di più sugli intrecci cinema-società, per conoscere come il nostro immaginario venga costruito dai dominanti, come in fondo nulla è casuale nel nostro mondo. Per capire che l’unica nostra salvezza è conoscere il più possibile, sviluppando la forza per andare a cercare le informazioni e metterle in relazioni tra loro; forse non avremo la verità, ma probabilmente qualcosa che si avvicina ad essa. A questo proposito sostengo che al giorno d’oggi non conoscere e coltivare l’ignoranza è una scelta.

Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Sì, sto lavorando ad un saggio-biografia di un artista visuale che riguarda la grafica e la cartellonistica cinematografica, altro sentiero poco battuto.

Qual è il romanzo o saggio che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo periodo?

Ho scoperto un filone molto interessante che riguarda l’ecologia letteraria, ossia tutti quegli autori che si sono occupati di ambiente. Molto interessanti i saggi di Niccolo Scaffai e Serenella Iovino. Li consiglio.

Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Nessuno. I libri vanno letti tutti in quanto li ritengo un patrimonio dell’umanità. Poi se non piacciono, se non si adeguano alla nostra sensibilità, possono sempre essere chiusi e lasciati in libreria. A qualcuno è probabile che piacciano.

Adesso è arrivato il momento di porti una domanda a cui avresti sempre voluto rispondere ma che nessuno ti ha mai fatto…

Difficile. Mi hai chiesto praticamente tutto. Se vuoi posso fare una dichiarazione: leggete, leggete e leggete. Credo sia l’unico modo per costruire pensieri solidi e sviluppare gli anticorpi che possano proteggere dall’ignoranza.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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