La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Annalisa Alberti autrice del libro “La data”
1 Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “La data”, cosa diresti?
“La data” è un’avventura, che intreccia mistero, archeologia e soprannaturale. Racconta la lotta tra due divinità primordiali. Quando un papiro misterioso segna la data della morte degli esseri umani sulla pelle sarà compito di un’archeologa trovare il modo per salvare l’umanità. Il libro esplora il confine tra scienza e mito, ordine e distruzione, luce e oscurità.
2 Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccontare di un mistero che viene da lontano e porta al caos?
L’ispirazione nasce tutto dalla mia passione per la storia antica, specialmente l’Egitto, così affascinante e ricco di misteri ancora da svelare, anche la mitologia fa parte delle mie passioni. Il caos è quella cosa che ormai ci circonda quotidianamente, e contro la quale dobbiamo combattere ogni giorno.
3 Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei lasciare nei lettori un segno profondo: il senso che di fronte all’oscurità più assoluta – quella del caos, della morte, della paura – l’essere umano conserva dentro di sé una scintilla di luce. Vorrei che comprendano che la conoscenza, il coraggio, l’amore e la fiducia possano essere strumenti per affrontare l’inspiegabile. Vorrei che il lettore si porti dentro una domanda: cosa siamo disposti a sacrificare per salvare ciò che amiamo? Vorrei lasciare questa riflessione.
4 Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? Una frase particolare, un concetto, l’ambiente, una sensazione, un personaggio?
Ovviamente quello che mi piace di più è Lisa Rossi: non solo come personaggio, ma come simbolo. È la parte di me che ho nascosto troppo a lungo, quella donna forte, curiosa, libera appassionata, che non ha paura di confrontarsi con l’ignoto. È fragile ma determinata, razionale ma disposta a credere nell’impossibile. attraverso Lisa racconto il coraggio di essere se stessi, anche quando il mondo sembra crollare. E poi c’è quella dinamica meravigliosa con Max e Diego: non solo tensione amorosa, l’ironia, la competizione, il rispetto profondo. Le loro battute, spesso leggere e pungenti, alleggeriscono la tensione e danno respiro emotivo alla trama. Il concetto, quindi, è che anche nel caos più totale, possiamo scegliere di lottare per ciò che conta, e possiamo scoprirci più forti di quanto immaginavamo. E Lisa ne è una prova.
5 Perché pensi che i lettori debbano preordinare il tuo libro per dargli luce con la pubblicazione?
Perché “La data” non è solo una storia, è un viaggio dentro paure e desideri che tutti condividiamo. I lettori dovrebbero preordinarlo per tre motivi:
Originalità unisce mito, archeologia e suspense in un intreccio che non replica i soliti schemi narrativi.
Personaggi vivi con emozioni autentiche.
Domande profonde invita a riflettere sul destino, sul coraggio e su cosa significhi affrontare il caos dentro e fuori di noi.
Preordinarlo significa dare voce a una storia che può emozionare e far pensare. E dare voce a me.
6 Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “La data”, quali useresti?
Misterioso, travolgente, intenso.
7 Come ti sei documentata per scrivere questo romanzo in cui c’è storia immaginazione a cui si affianca l’egittologia e la necessità di decodificare simboli?
Per scrivere “La data” mi sono immersa in un lungo percorso di ricerca e scoperta, ho fatto ricerche, letto libri sui miti antichi, guardato documentari storici per comprendere a fondo il mondo che stavo costruendo. Ogni simbolo, ogni riferimento, ogni enigma nel romanzo ha radici reali, anche se reinterpretate con un tocco di immaginazione.
8 Quale romanzo hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?
Il romanzo che ho letto è “The outsider” di Stephen King, un perfetto esempio di come un thriller possa evolversi in qualcosa di molto più profondo e inquietante. Se ami la storia dove razionalità e mistero si scontrano, “The outsider” è perfetto lo consiglio vivamente.
9 Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere
Chi è davvero Alberti Annalisa?
Sono una cercatrice. Non di tesori nascosti sotto la sabbia, ma di verità più profonde, quelle che si trovano dentro le emozioni, i silenzi, i simboli dimenticati. Sono una donna divisa tra il bisogno di capire e il desiderio di sentire, tra il rigore della realtà e l’urgenza di immaginare. Scrivo perché non so spiegarmi altrimenti. Creo personaggi per esplorare parti di me che nella vita quotidiana rimangono nell’ombra. Lisa, ad esempio, è il mio specchio segreto: quella parte forte, avventurosa, ribelle che chiede di uscire allo scoperto. Annalisa è madre, amica, sognatrice… ma soprattutto è qualcuno che non ha smesso di porsi domande. Anche quando fanno male. Anche quando la risposta non arriva subito.
Scrivere è il mio modo per restare viva. E lasciare una traccia.
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