La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Marinella Mariani autrice del libro “La luna e il lupo tra passato e presente”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “La luna e il lupo tra passato e presente”, cosa diresti?
Il libro esplora il tema delle scelte, delle rinunce e del riscatto personale. Racconta del vero senso dell’amicizia e dell’amore che sono possibili solo tramite una comunicazione a cuore e menti aperte, privi di pregiudizi, giudizi e false credenze.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questa storia dolorosa che racconta di un passato ingombrante e di scelte?
Avevo cominciato a scrivere un racconto con un incipit predefinito per partecipare ad un concorso, ma mi sono “persa” nell’idea della storia e ho finito per scrivere un romanzo. Ovviamente abbandonata l’idea della partecipazione al concorso ho rimodellato le frasi iniziali. La scelta dell’ambientazione iniziale ha dato seguito al resto della storia. Ho cercato di dare più di un senso ad un tipo di storia spesso affrontato, la fuga dal passato per cambiare in un futuro migliore, creando scenari legati alle leggende e alla mitologia. È sì una storia dolorosa ,ma piena di amore per agli altri. C’è poco spazio per l’egoismo e in sua presenza si capisce bene, che attorno rimane il vuoto della solitudine. Il lieto fine c’è per alcuni personaggi, per altri no. Un po’ come nella vita!
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole?
L’enorme lavoro che è stato fatto, per scrivere questo libro. Non è un romanzo di parole scritte a getto di inchiostro, è una ricerca in ogni fase della sua creazione. I nomi dei personaggi sono l’espressione delle loro caratteristiche, tramite consultazione di dizionari dei nomi ad esempio. Il luogo da cui parte la storia, è significativo e dà il senso ad ogni caduta e scatto di risalita dei personaggi della storia.
Quale segno vorresti lasciare in loro?
Un segno di consapevolezza del valore del romanzo, per i motivi sopra indicati, che ne giustifica il prezzo al di là degli aumenti “fisiologici” del caro vita. La costruzione del romanzo è una ricerca, che chiede tempo e come si sa il tempo è denaro! Una consapevolezza da trasportare nel quotidiano di vita nei valori della vita.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
In questi ultimi due anni ho partecipato e corsi e seminari di criminologia, acquisendo nozioni che avrebbero potuto far scendere più nello specifico alcune caratteristiche, che sono state descritte in modo rapido e approssimativo. Farò tesoro di queste nuove nozioni, per scrivere meglio il seguito di questo romanzo.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “La luna e il lupo tra passato e presente”, quali useresti?
Coinvolgente, appassionante e fantastico. Coinvolgente e appassionante perché, come mi è stato detto da alcuni miei lettori, non si riesce ad andare a dormire, finché non si è letto fino alla fine. Fantastico per l’utilizzo della fantasia e dell’immaginazione nella simbologia insita nel libro.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Nel vasto regno della letteratura, innumerevoli parole sono state scritte in altri secoli, in prosa da autori e autrici di epoche passate. La parola scritta è un arazzo, tessuto attraverso il filo della storia, dove racconti e idee sono stati condivisi, re-immaginati e diffusi. Anche se le parole possono riecheggiare ciò che altri hanno detto, è il modo in cui io le esprimo, che mi distingue, facendo risplendere una nuova luce: la mia voce è unica e vera! La mia prospettiva, le mie esperienze e le emozioni che trasmetto sono i colori con cui dipingo, trasformando il banale in un’immagine vivida. Per distinguermi, scavo nel profondo dell’anima.
Porto alla luce i tesori che ivi sono nascosti e i pensieri rendono integri. Una volta trovata la mia voce autentica, la lascio scivolare sulla pagina, perché è lì che risiede il potere di catturare, risuonare e coinvolgere. Esploro nuovi generi, sperimentando con lo stile e dando vita ai personaggi con profondità ed estro. Libera dalle convenzioni, sfido le norme, perché è nell’audacia e nell’inaspettato che nasce la mia genialità. Sono un’attenta osservatrice del mondo, sia all’interno sia all’esterno. Cerco l’ispirazione nel quotidiano, nei sussurri e nelle grida. Noto gli intricati dettagli, le sottigliezze dell’esistenza, e li infondo nella mia scrittura con un tocco della mia genialità.
Creo la mia prosa con precisione. Gioco con il ritmo del tempo, le metafore e le immagini, dipingendo scene vivide nella mente dei lettori. Faccio sì che le mie parole danzino sulla pagina, creando una sinfonia di emozioni che risuonino nel profondo, lasciando un segno indelebile, un fragore memorabile.
Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?
Sto pensando al seguito e all’inizio della storia, perché questo romanzo è il centro di una vita che è rimasta in sospeso alla sua fine e ha origini solo accennate.
Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
“Menti criminali” di Stanton E. Samenow. Non è un romanzo, ma un “manuale” che stravolge completamente il senso comune che è stato dato ai soggetti più o meno ignoti che commettono reati più o meno efferati.
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Cosa vorresti diventasse questo romanzo? Un film. Credo ne abbia tutte le caratteristiche per diventare qualcosa di completamente diverso. Ci si spaventa per il blocco delle idee e per l’intelligenza artificiale che avanzano, ma la realtà è che ci sono romanzi, che non hanno vinto premi e per questo vengono lasciati nel mucchio delle migliaia di pubblicazioni quotidiane di libri.
