Intervista scrittrice Rosa Provenzano

Intervista a Rosa Provenzano autrice del libro “Oltre le crepe del cuore”.
Rosa Provenzano
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Rosa Provenzano autrice del libro “Oltre le crepe del cuore”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Oltre le crepe del cuore”, cosa diresti?

“Oltre le crepe del cuore” è un romanzo in cui l’omosessualità viene liberata da ogni forma di ipocrisia attraverso l’amore. È un percorso di scoperta e di crescita, un riappropriarsi della propria identità di individuo, come essere umano degno di essere amato, ma ancor più capace di amarsi e accertarsi. Un risalire una china erta verso la superficie della propria coscienza e interiorità, per liberarsi di quelle catene che soffocano l’anima in una prigionia emotiva dilaniante e svilente.

Da dove nasce l’idea che ti ha spinto a scrivere questo romanzo sull’amore universale, le scelte e la necessità di essere se stessi?

Chi scrive, così come chi legge, sa bene che dietro a una storia ce n’è sempre un’altra composta dalle idee, dai sentimenti, dai pensieri e dalle emozioni dello scrittore. Anche dietro “Oltre le crepe del cuore” c’è una storia, o meglio delle domande alle quali ho cercato di dare una risposta attraverso la voce e i pensieri dei personaggi.

“Chi siamo noi per dire cosa è giusto e cosa è sbagliato? O per dire chi e come si deve amare?” Prima di giudicare dovremmo conoscere e capire l’universo che c’è dietro le relazioni tra persone dello stesso sesso; un universo in cui si intrecciano dolore e sofferenze; un universo di sentimenti reali, solidi e passionali, ma anche dolorosi e travagliati; un universo in cui la paura prende il sopravvento divorando l’amore e la libertà. Ed è quello che ho fatto io con il mio romanzo, ho voluto esplorare questo universo.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Ciò che i lettori dovrebbero comprendere attraverso le parole del mio romanzo è quanto male possano fare i pregiudizi e i preconcetti. Il libro, infatti, narra di anime ferite dalla vita, di insicurezze e verità taciute, ma soprattutto ci parla della fragilità dell’animo umano, delle cicatrici inguaribili che nascono dal rifiuto e dalla vergogna.  Molte volte, infatti non si pensa che certe azioni e certi pensieri devastano e distruggono anime che non vogliono altro che amare e vivere la propria vita.

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Sì, penso che avrei dovuto approfondito meglio uno dei personaggi del romanzo, quello di madame Keller, che ha un ruolo importante, ma che forse ho trattato in maniera frettolosa.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Oltre le crepe del cuore”, quali useresti?

I tre aggettivi che meglio qualificano il mio romanzo penso che siano: delicato, emozionante e coraggioso

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Perché è un romanzo che suscita emozioni e che tratta svariati argomenti; l’omosessualità, la famiglia e l’amicizia. Credo che in fondo ha qualcosa da insegnarci, la storia dei personaggi, infatti, spinge verso un’analisi profonda di sé stessi e di come, accettandosi si abbiano tutte le carte per iniziare a vivere veramente e non di subire la vita. Anche se è un romanzo, il cui filo conduttore è l’omosessualità, il messaggio è per chiunque, perché ogni cuore ha le sue crepe e il riconoscerle e accettarle ci permetterà di volare liberi.

Qual è il libro che hai letto quest’anno che consiglieresti ai nostri lettori?

Tra i libri che ho letto quest’anno, quello che mi sento di consigliare è “Una donna spezzata” di Simone de Beauvoir. Tre racconti, tre donne, tre storie emozionanti, struggenti e dolorose che lasciano il segno in un angolo della coscienza.

Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

Una domanda che nessuno mi ha posto è quanto c’è di mio in Gabriel e Fabio, i protagonisti del romanzo. Avrei risposto che entrambi, anche se in modo diverso, mi rappresentano; Fabio per la sua riservatezza e discrezione, Gabriel per le sue passioni per il mare e i libri.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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