Intervista scrittrice Silvana Guarina

Intervista a Silvana Guarina.
L'atlantico fra noi di Silvana Guarina
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice emergente Silvana Guarina autrice dei libri “L’Atlantico fra noi” e “Laura”

Dovendo riassumere in poche righe il senso dei suoi due libri, cosa diresti?

Mi sono divertita e rilassata durante la scrittura dei miei libri e racconti ed è proprio questo che voglio condividere con i miei lettori: una piccola fuga dalla realtà quotidiana che per alcuni può essere gravosa. Sia chiaro comunque che scrivo storie vere ma, concedetemi l’uso di questo termine, addolcite dalla mia fantasia.

Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere il romanzo “L’Atlantico fra noi” e la raccolta di racconti “Laura”?

L’Atlantico fra noi è la combinazione di due storie: le protagoniste assomigliano molto a due mie ex alunne che litigavano spesso ma si volevano un gran bene, mentre la storia d’amore è stata vissuta tempo fa da altre persone. La mia fantasia ha fatto il resto.

In Un amore di chef mi sono avvalsa dei racconti di una mia cara amica che in quel periodo frequentava un corso di pasticceria e mi sommergeva di foto di ogni lezione, parlandomi anche dello chef e della sua bravura. La protagonista, almeno nei primi capitoli, potrebbe ricordare il mio rapporto con l’arte culinaria: un
disastro!

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Semplicità, amore, senso del dovere e del pudore, onestà…insomma quei valori che oggi sembra si siano persi.

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere ai libri, quando li hai letto dopo la pubblicazione?

Oltre alla tentazione di rifarli daccapo? No, nulla.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire i tuoi libri, quali useresti?

Linguaggio: semplice, scorrevole, attuale.
Trama: avvincente.
Personaggi: simpatici, veri.

Perché credi si debbano leggere le tue opere?

Opere come i Promessi sposi o La divina commedia si devono leggere almeno una volta nella vita. Leggere i miei romanzi quindi non è certo un dovere ma una speranza, giusto per condividere con i lettori i miei principi e le mie idee sulla vita.

Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?

Ho appena terminato un romanzo al quale tengo molto e che sarà dedicato ai miei genitori. Loro hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale e le Resistenza e ho voluto ricordare quegli anni difficili.

Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?

Leggo in media quattro/cinque libri a settimana, non ho molto tempo durante la giornata ma, soffrendo d’insonnia, leggo di notte. Le mie letture preferite sono di narrativa e thriller. Un libro che ho nel cuore e che mi sembra di particolare attualità è “Ogni mattina a Jenin” di Susan Abulhava. Lo consiglio vivamente.

Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

Quanto c’è di te in ogni personaggio?
Chi mi conosce bene sa che in ogni mio personaggio, non solo femminile, c’è qualcosa di me: un modo di fare, un desiderio, una battuta che magari ripeto spesso, uno stato d’animo, un sogno.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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