Stephenie Queen: intervista scrittrice

Intervista all'autrice Stephenie Queen.
Polom Project
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Stephenie Queen autrice del libro Polom Project

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Polom Project, cosa diresti?

POLOM Project è una corsa adrenalinica per la salvezza e la verità. È il nome di un progetto che include il passato, il presente e il futuro scientifico. È l’acronimo della possibilità che la vita e la conoscenza non hanno confini.

2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro dal tema complesso e pieno di pathos?

Nelle prime pagine di POLOM Project si può leggere di una scena simile all’evento che mi ha dato la prima ispirazione per la nascita di questa storia. Era notte fonda, ero sola e stavo costeggiando un vecchio bosco in una via angusta illuminata da un unico lampione.

Stavo camminando serena quando la lampadina scoppia, la luce giallastra che mi illumina la strada si spegne e mi ritrovo avvolta nel buio con il cuore in gola per lo spavento. Anche se la scena non è poi stata narrata esattamente com’è stata vissuta, è stato quello il momento in cui nella mia mente ho conosciuto Emily e Tom, in fuga dai marine, per motivi a me del tutto sconosciuti, ai quali ho trovato un senso grazie alla mia passione per l’astronomia e la scienza.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Il mio desiderio è che i miei lettori vedano come il dolore e la paura non necessariamente siano nemiche della forza e del coraggio. La mia speranza è che siano in grado di cogliere la rinascita della protagonista, – un personaggio distrutto da una perdita devastante, – in un’eroina moderna in grado di combattere per la propria vita e di non farsi abbattere dalle avversità.

4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

No.

5. Se Stephenie Queen dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Polom Project, quali userebbe?

Adrenalinico, imprevedibile, scientifico.

6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?

La storia di POLOM Project è adatta a tutti, insomma, ce n’è per tutti i gusti: thriller, suspence, mistero, avventura, amore… Inoltre, POLOM Project è soltanto la punta dell’iceberg, perché è il primo di una trilogia. Nel sequel, attualmente concluso e in fase di editing, scienza e storia si intrecciano tra loro formando una realtà intrigante e un’evoluzione narrativa sempre più crescente. Moltissimi nodi del primo volume verranno al pettine, mentre altri dovranno inevitabilmente aspettare il capitolo finale.

7. Stephenie Queen ha nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Come dicevo, attualmente sto lavorando al secondo e al terzo volume di POLOM Project. Vi posso anticipare che il primo sequel sarà ambientato un anno e mezzo dopo il finale del primo, mentre l’ultimo libro sarà narrato circa cinque anni dopo la conclusione del secondo. Per quanto riguarda il secondo capitolo della trilogia, Emily e Tom ritroveranno persone del loro passato: alcuni nemici diventeranno amici e qualche amico diventerà nemico.

8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Credo che il libro che più mi abbia colpito nell’ultimo anno sia stato “Good Omens. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, Strega” di Terry Pratchett e Neil Gaiman: immaginarmi un angelo e un demone uniti in un fronte comune per impedire il piano ineffabile – già scritto e immutabile – è stato commovente.

9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Non penso – anzi – mi rifiuto di pensare che esistano libri che non si consiglierebbero mai a nessuno. De gustibus si dice e io ci credo. Posso però svelare quale storia reputo assurda oltre ogni limite, ovvero Cenerentola: quale ragazza sana di mente andrebbe a un ballo con dei tacchi di cristallo e tornerebbe a casa senza una vescica con il desiderio di indossarle ancora? Suvvia, è ridicolo!

10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Che sarebbe successo se avessero vinto i cattivi? Probabilmente voi pensate di sapere chi è l’antagonista. E in fine dei conti come potrei darvi torto? Ma non sempre le cose sono come appaiono…

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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