Valentina Alvisi: intervista scrittrice

Intervista all'autrice Valentina Alvisi.
Storia di una sfigata qualsiasi
In questa pagina sono presenti link affiliati
Compra su amazon.it

La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Valentina Alvisi autrice del libro Storia di una sfigata qualsiasi

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Storia di una sfigata qualsiasi, cosa diresti?

Il messaggio che vorrei trasparisse nel leggere questo libro è che nonostante le difficoltà che la vita ci mette davanti, é importante andare oltre, credere che le cose belle possano accadere anche quando vedi tutto nero.

La vita sa anche sorprendere, non solo deludere: la pubblicazione di questo libro per me ne è stata la conferma.

2. Da dove nasce l’ispirazione per questo romanzo in cui vengono raccontate le difficoltà dei giovani, i loro amori e le loro trasformazioni?

Ricordo ancora molto bene quella delicata fase di passaggio tra l’adolescenza, l’età adulta, il mondo del lavoro, le “prime volte”, la voglia di emanciparsi, di sentirsi grande.

Le difficoltà che ognuno di noi incontra nella vita correlate all’età.

Quando andiamo ancora a scuola é importante avere degli amici, uscire, avere a tutti i costi quella maglietta che va di moda e che hanno tutte, credere che la tua famiglia non ti capisca, che ti voglia rovinare la vita: troppo immaturi da capire che l’esperienza dei genitori possa insegnarci qualcosa e di quanto sia sbagliato avere segreti o mentire alla persone che ami, per paura di chiedere aiuto, di essere giudicati.

Perché a volte la diversità ti fa sentire emarginato o meno degli altri; solo dopo ci rendiamo conto di quanto sia bello ed interessante essere unici, fuori dagli schemi, giudiziosi e diversi, l’uno dall’altra.

Non è importante l’etichetta che ti appioppano a quattordici anni, è fondamentale invece aver chiaro che persona vorrai diventare, anno dopo anno.

Le scelte che prendi dicono molto su ciò che sei e sulla persona che diventerai, senza dimenticare però, che anche gli errori possono insegnarti qualcosa che ti porterai dentro per tutta la vita.

E così al liceo, come negli anni a venire, comprendi che non è importante sentirsi accettati da tutti, ma é fondamentale fare le cose con il cuore e con coscienza, senza mai perdere la propria umiltà e il proprio modo di essere.

Non vergognarti di come sei, da dove vieni, di quanto tu sia legato alla tua famiglia: fanno parte di te, della tua vita.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Quanto può essere dura crescere, ma anche di quanto può essere meraviglioso scoprire l’amore, di quanto sia importante l’appoggio della propria famiglia, di che grande valore può avere un’amicizia, di quanto sia sbagliato subire violenze e non reagire

4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al romanzo, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Essendo la prima esperienza come scrittrice sono più che soddisfatta del risultato, ma ovviamente si può sempre migliorare.

5. Se Valentina Alvisi dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Storia di una sfigata qualsiasi, quali userebbe?

Vero, passionale e semplice.

6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Perché penso ci siamo tante persone che abbiano vissuto queste situazioni, che almeno una volta nella vita si siano sentite un po’ “sfigate”.

A chi davvero non è mai capitato?!?!

7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?

Sì, ho iniziato un nuovo libro, questa volta cerco di rivolgermi a pubblico anche più adulto.

8. Qual è il libro che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Castelli di rabbia di Alessandro Baricco.

9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Sinceramente non mi sento di sconsigliare niente a nessuno. Ogni autore ha il suo stile, il suo modo per esprimenti situazioni ed emozioni. Ogni storia, ogni romanzo può suscitare pensieri che variano da persona e persona, trovo insensato escludere un libro piuttosto che un altro.

10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Ora hai deciso cosa vorresti fare da “grande”?

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.