Intervista Valentina Parisani autrice del libro “Lui”

Intervista la scrittrice Valentina Parisani autrice di “Lui”.
Valentina Parisani
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Valentina Parisani autrice del libro “Lui”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Lui”, cosa diresti?

“Lui” rappresenta l’uomo che affronta la vita e le proprie inquietudini in modo consapevole. Sprona gli alunni affinché non vengano risucchiati da quel vuoto bulimico di superficialità che li circonda. Il protagonista, carismatico professore di filosofia, attraverso lo studio dei grandi filosofi del passato, desidera indurre gli allievi, e di conseguenza il lettore, a superare lo spaesamento e a imparare “l’arte del vivere”, come dicevano i Greci.

Da dove nasce l’idea che ti ha spinto a scrivere questo libro in cui si parla di sessualità e interiorità?

Sono una biologa da sempre attratta dalla complessità che si cela nelle profondità del nostro io. La sessualità, o in generale le pulsioni represse e i desideri soffocati, così come il vivere una vita che non ci appartiene, creano una situazione di malessere esistenziale che si ripercuote sul corpo. Molti sentono il bisogno di scacciare i pensieri e di “anestetizzare” il sintomo con un farmaco, con una droga, con l’alcool o con una sessualità usa e getta, piuttosto che prendersi cura di se e affrontare il problema. Esistono varie forme di ricerca del piacere: c’è quello che nasce da un vuoto esistenziale e culmina nella ricerca spasmodica e perversa di tutto ciò che può anestetizzarci e distrarci, e poi c’è il piacere intenso, produttivo e stimolante che ci porta a scoprire nuovi aspetti di noi stessi e ci fa evolvere.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

In tutti i miei libri rifletto sulla necessità di essere protagonisti della propria vita. È molto più facile trascinarsi in un’esistenza di mediocrità accettando tutto passivamente, piuttosto che prendere in mano le redini della propria vita e costruire qualcosa di appagante.

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Avrei voluto aggiungere la teoria dell’eterno ritorno di Nietzsche (vivere la vita come se dovessimo riviverla innumerevoli volte) e mi dispiace non averlo fatto. Ho pensato che poi, ulteriori lezioni di filosofia, avrebbero appesantito il romanzo.
Questo libro è stato per me un concentrato di piacevoli emozioni, di approfondimenti filosofici e devo dire che è stato molto stimolante immedesimarmi nel ruolo di quest’uomo così affascinante.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Lui”, quali useresti?

Intimo, filosofico e accattivante.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Perché “Lui” ci solletica l’anima e ci invoglia a riflettere e a vivere appieno i momenti incantevoli che la vita ci offre. È il libro che avrei voluto leggere io in questo periodo.

Ci spieghi le differenze e le similitudini tra i due libri che hai pubblicato, il precedente “Lei” e il nuovo “Lui”?

“Lei” l’ho scritto in un momento di piena ribellione e sconforto. Le descrizioni “intime” sono molto audaci e dettagliate e hanno suscitato scandalo in alcune persone. Nel libro “Lei” non c’è solo un triangolo amoroso, ma ci sono tre diverse personalità che interagiscono tra loro attraverso la passione. I tre viaggiano e coltivano i loro talenti, nonostante i limiti, le mancanze e le difficoltà quotidiane. Le due donne, apparentemente così diverse e l’uomo anch’esso molto carismatico (come in “Lui”), possono essere considerati tre aspetti di una stessa persona che giocano, interagiscono tra di loro e si fondono migliorando le singole personalità.
“Lui” è animato dal fuoco della passione, ma le lezioni filosofiche rendono il romanzo più delicato rispetto a “Lei”. Anche in “Lui” c’è l’esplorazione dell’intimo, la voglia di vivere una vita appagante e l’entusiasmo nel trasmettere agli studenti la capacità di emozionarsi e di vivere una vita di incanti.

Quanto c’è di personale in questo romanzo?

C’è molto di personale in tutti i miei libri, ci sono le mie riflessioni, le mie fantasie e le mie esperienze di vita. Il protagonista di “Lui” è l’uomo che sarebbe in grado di “turbarmi”.

C’è un filosofo da cui trai ispirazioni perché trovi più affinità di pensiero?

Come è chiaro dal libro, Nietzsche riveste un ruolo importante nella struttura narrativa. Inoltre le colonne portanti dei capitoli filosofici sono state le preziosissime lezioni del prof. Matteo Saudino, che ringrazio profondamente.

Qual è il tuo prossimo passo nel mondo della letteratura?

Si vedrà. Al momento mi dedico alla lettura.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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