Recensione Libro Io non amo

Citazione “Il mio malessere era interiore e non aveva nulla a che fare con la gente intorno, non sarei mai riuscito a esprimerlo a parole, né con gesti clamorosi.”
Io non amo di Jacopo Lupi
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Di cosa parla Io non amo di Jacopo Lupi

Lo scrittore e attore teatrale, nonché editore, Jacopo Lupi ha pubblicato Io non amo con la Lupi Editore.

Dopo il successo di vendita della prima edizione, circa 3000 copie, Lupi ha deciso, a distanza di sette anni, di ripubblicare Io non amo con la sua casa editrice per dare al suo libro una nuova opportunità e fare in modo che più persone possibili leggessero questa storia ancora attuale.

Nel romanzo il tema centrale riguarda i problemi che incontrano i giovani in questi anni a differenziarsi dalla massa, a emergere come singoli, lontani dall’uniformità a cui spesso si è spinti dalla società, che spesso giudica e sminuisce.

Con una particolare attenzione ai cambiamenti sociali e a quelli che i ragazzi vivono sulla propria pelle e dentro di sé, Jacopo Lupi ci invita alla riflessione.

Guardando alla realtà, mostra le difficoltà che un ragazzo incontra durante il suo percorso personale in città grandi in cui la crisi imperversa e l’insoddisfazione aumenta mettendo in evidenza fragilità personali, spesso umilianti, che portano a compiere gesti sconsiderati.

Schiacciati da una realtà spesso opprimente, una società che detta regole e impone i suoi ritmi, alcuni giovani evadono eccedendo e perdendo la retta via. Proprio come Davis, il protagonista del romanzo Io non amo, un giovane che salta da una relazione all’altra, ha paura, non trova la sua vera identità ed è piegato al proprio stato d’animo quasi inerme, vivendo emozioni spesso angoscianti.

“Questa non è la mia storia, forse non è nemmeno una storia, ma vale la pena raccontarla prima di cancellarla dai ricordi di una vita che ci giudica troppo presto.”

Addentrandosi nella vita di Davis si capisce quanto il contorno, le relazioni e la società possano influire sul proprio modo di essere, riversandoci addosso frustrazioni che spaventano, che fanno ripiegare su se stessi, che ci indicano un percorso senza futuro.

“… avevo bisogno di capire cosa non andava, perché avevo cominciato a pensare e a fare cose che invece non
condividevo affatto, non era per niente normale; il mal di testa, l’ansia e l’angoscia mi stavano logorando il fisico e la mente, non sapevo da dove cominciare per riprendermi. Dovevo capire. Cosa mi stava succedendo?”

A un certo punto della sua esistenza Davis sarà spinto a fare i conti con se stesso, a mettersi in discussione, a fare quel salto che tutti devono compiere dall’adolescenza all’età adulta… insomma il protagonista di Io non amo quasi è costretto a fare un viaggio interiore per scoprire chi è e cosa vuole da se stesso, forse anche spinto dalla necessità di amare e di essere ricambiato.

Per quanto il giovane passi da una relazione all’altra non curante, anche lui sente il bisogno di vivere l’amore, di avere qualcuno al suo fianco e soprattutto sa, in fondo, che la prima cosa necessaria è che lui ami se stesso prima di poter essere accudito da qualcun altro.

Sono molte le frasi che inducono alla riflessione, e poi da non trascurare è il finale a sorpresa…

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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