Recensione libro “L’altra donna” di Cristina Comencini

Citazione “L’unicità è alla base dell’amore.”
L'altra donna
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Trama, commento e recensione libro “L’altra donna” di Cristina Comencini

“L’altra donna” è l’ultimo romanzo di Cristina Comencini, pubblicato nel 2020 dalla casa editrice Einaudi. La Comencini è garanzia di qualità, qualsiasi cosa scriva, qualunque argomento tocchi è sempre pregno di significato.

Anche in questa sua ultima opera, “L’altra donna” la scrittrice spinge il lettore nei meandri dell’anima dei protagonisti rendendoli partecipi di riflessioni e sentimenti.

Recensione libro “L’altra donna” di Cristina Comencini

Una storia di rara bellezza per il coinvolgimento emotivo è ciò che lega Elena e Pietro. Lui è molto più giovane, era un’ex studentessa che ammirava il suo professore per la serietà, l’atteggiamento e l’esperienza. La passione tra i due è diventata fuoco e insieme hanno deciso di lasciarsi andare ai loro sentimenti.

Pietro ha un’ex moglie e due figli, ma di loro non parla quasi mai a Elena, che conosce giusto i dettagli più significativi. Pietro non è un uomo che ama raccontarsi e condividere il suo passato, lei lo sa e non vuole superare i suoi limiti. Non le importa fino a quando qualcosa non incrinerà il loro rapporto.

Loro che fino a poco prima erano amanti focosi sempre desiderosi di incontrarsi senza dover per forza condividere tutto, iniziano a vacillare.
La loro quotidianità spezzata dalla distanza imposta dai numerosi viaggi di lui cambia repentinamente passo.

Tutto questo avviene quando Maria, l’ex di Pietro, trova il modo di avvicinare tramite social la sua “rivale”. Lo fa con l’inganno, fingendo di essere un’altra persona, diventa sua amica e la porta a confidarsi con lei.

Amano o hanno amato lo stesso uomo, ma una delle due ancora non lo sa. Elena le racconta tutto di sé, anche del segreto del padre che ha taciuto a tutti. Condivide con lei dettagli del suo passato che non ha svelato neppure al suo uomo, momenti della sua vita con Pietro, mentre Maria le racconta dello stesso uomo ma usando un nome diverso.

Quando Elena lo scopre è ormai passato tanto tempo, ne sono cambiate di cose, ma lei continua a rimanere intrappolata nella rete. Finisce per comportarsi nel modo in cui qualcuno la spinge a fare, a essere ciò che non è.

Nel mezzo ci sono due generazioni diverse, lontane nel tempo e nel comportamento, con modi di agire e reagire molto diversi. Servirà a qualcosa la rivalità tra le due donne e le confidenze che si fanno? Cosa cambierà nella vita di entrambe quando verranno veramente allo scoperto?
E cosa accadrà alla storia di Elena e Pietro? Saranno in grado di sopportare la realtà e ciò che prova a dividerli?

Commento libro di Cristina Comencini

“L’altra donna” è un libro maturo, che parla della difficoltà delle relazioni, anche quelle più collaudate, che il tempo, i cambiamenti e le incursioni esterne provano a far vacillare.

Cristina Comencini, però, in questo romanzo ci parla anche delle amicizie e inimicizie tra donne, quelle che si odiano, ma in fondo sono attratte l’una dall’altra, quelle che provano invidia, ma anche un po’ pena per chi hanno di fronte.

La scrittrice riesce, con una profondità di visione unica, a entrare in un mondo complesso e pieno di sfaccettature che sono i rapporti. Non solo quelli amorosi, ma anche tra ex moglie e nuova compagna che amano lo stesso uomo e infine anche il rapporto tra genitori e figli.

In questo libro s’indaga nell’anima, si viaggia nella mente dei protagonisti, si guarda la storia da diverse angolazioni. La coppia viene osservata prima dall’esterno, poi lentamente dall’interno, dalla parte più profonda e pericolosa.

Ne viene un ritratto perfetto di molte relazioni. Alla fine della lettura il mondo femminile e quello maschile, così diversi l’uno dall’altro, ci saranno molto più chiari e comprensibili.

Sono tante le citazioni di spessore di questo libro che conducono con dolcezza alla riflessione. Ne voglio riportare un paio in questa recensione, anche se sono decontestualizzate e quindi perdono il senso profondo che hanno leggendo la storia.

“Il fatto è che sono dipendente dall’affetto accumulato, dai gesti replicati, dalla conoscenza reciproca e anche dalla noia, sì anche da quella.”

“Da cosa fuggivamo tutti? Un disastro dietro le nostre spalle, qualcosa che non ci permetteva più né di mentire né di dire la verità.”

Libri consigliati di Cristina Comencini: “La bestia nel cuore” e “Quando la notte” di cui potete leggere le recensioni.

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Voto libro 4.2 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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