Recensione Libro “L’anno della grande nevicata”

Citazione “Da sempre Stefano si vantava di non credere nelle coincidenze, nella predestinazione, nel karma, nello shivaismo e in altre credenze e relative pratiche più o meno à la page, non fosse stato per tutte quelle coincidenze…”
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Di cosa parla “L’anno della grande nevicata” di Gianni Lorenzi

Il romanzo “L’anno della grande nevicata” di Gianni Lorenzi è un libro che non può essere racchiuso in una definizione, sarebbe riduttivo, per questo è inutile volergli affibbiare un termine. Quello di Lorenzi, scrittore emergente, è un romanzo che non può essere detto né thriller, né fantasy, né altro.

“L’anno della grande nevicata” si apre con il protagonista, Stefano, Responsabile Marketing di un’azienda, che dopo aver svolto la sua giornata di lavoro, decide di andare a rilassarsi nel solito bar. Qui, attirato da una suoneria di un cellulare simile alla sua, scopre che chi risponde al telefono è una sua ex compagna di scuola. Lui cerca di agganciarla, ma perde l’attimo e la ragazza sparisce. Il giorno seguente, in ufficio, viene presentata una nuova assunta e il caso vuole che sia proprio la sua ex compagna.

Da qui si apre uno scenario che assume le sembianze di un giallo, ma si dimostra lentamente qualcosa di completamente diverso. “L’anno della grande nevicata” così come lo avevamo conosciuto fino a un attimo prima, fa perdere le tracce di sé e il libro prende una piega diversa, in cui diventa difficile capire chi sia il protagonista e quale la storia.

Lo scrittore Gianni Lorenzi, nel suo libro “L’anno della grande nevicata” riesce magistralmente a mostrare le sue capacità di narratore con un linguaggio a tratti ironico, ma che, quasi sempre, conduce il lettore alla riflessione e si scaglia contro i prodotti precostituiti.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it