Recensione Libro L’ultima fuggitiva di Tracy Chevalier

Citazione “… alcuni vorrebbero la liberazione immediata dei negri, altri ritengono che un cambiamento così repentino sarebbe dannoso per l’economia e sono del parere che la libertà dovrebbe essere concessa solo gradualmente.”
L'ultima fuggitiva di Chevalier
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Di cosa parla L’ultima fuggitiva di Tracy Chevalier

Tracy Chevalier ha scritto un romanzo che tutti ricorderanno, La ragazza con l’orecchino di perla, un libro che non è passato inosservato e da cui è stato tratto un film. La scrittrice torna a raccontare una storia che merita attenzione: L’ultima fuggitiva.

Il libro è ambientato nel 1850. Honor accompagna Grace, la sorella, dall’Inghilterra all’America dove la attende il futuro marito. Lei non sarebbe dovuta partire, ma essendo stata lasciata dal fidanzato poco prima delle nozze, decide di dare un taglio netto alla sua vita e di lasciarsi alle spalle la sofferenza. Durante il viaggio però Grace muore e Honor non può fare altro che proseguire da sola verso il villaggio di Adam, l’uomo che avrebbe dovuto sposare Grace.

Adam la accoglierà con freddezza, nonostante i due si conoscano da anni e la ragazza dovrà fare i conti con un Paese chiuso, retrogrado, in cui c’è la schiavitù e tutto sembra lasciato al caso. Non c’è ordine, affetto puro, ogni cosa è complicata.

Nel romanzo la scrittrice Tracy Chevalier riesce a raccontare in maniera impeccabile una storia che racchiude amori impossibili, contraddizioni e le vicende di un’America che sembra molto lontana da ciò che adesso si racconta di lei.

L’ultima fuggitiva, libro pubblicato nel 2013 dalla casa editrice Neri Pozza, è un romanzo che parla soprattutto della lotta allo schiavismo e dei diversi punti di vista che c’erano in America nel 1850.

Quarta di copertina libro

È il 1850 quando Honor e Grace Bright si imbarcano sull’Adventurer, un grande veliero in partenza dal porto inglese di Bristol per l’America. L’aria smarrita di chi non è avvezza ai viaggi, il bel volto offuscato dal mal di mare, Honor Bright sa che non rivedrà mai più Bridport, il paese in cui è nata, nell’istante in cui la nave si allontana dalle verdi colline del Dorset. Troppo grande è il mare e troppo lontano è Faithwell, il villaggio dell’Ohio in cui Adam Cox, un uomo anziano e piuttosto noioso, attende sua sorella per prenderla in sposa.

L’irrequieta Grace ha allacciato una corrispondenza epistolare con lui, culminata poi con la proposta di matrimonio, con l’intento di lasciarsi alle spalle l’angusta vita della piccola comunità di quaccheri in cui è cresciuta e abbracciare così nuove avventure. Honor Bright non condivide lo spirito temerario di Grace, ma Samuel, il suo promesso sposo, ha rotto il fidanzamento e la prospettiva di vivere in mezzo all’altrui compassione l’ha spinta a seguire la sorella al di là del mare. Una volta giunte in Ohio, tuttavia, a un passo da Faithwell, Grace si ammala di febbre gialla e, tra le misere mura di un albergo, muore.

Honor Bright si ritrova così sola in una nazione enorme ed estranea, divisa da un immenso oceano dall’amato Dorset. Non le resta perciò che Adam Cox come unica ancora di salvezza. A Faithwell, tuttavia, viene accolta con freddezza dall’uomo e dalla cognata vedova.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it