La bicicletta nera di Stefania P. Nosnan: recensione libro

Citazione “Dicembre 1943. Sei nei miei pensieri e nel mio cuore Emma, hai dato luce ai miei giorni e alle mie notti. Ti amo, tuo per sempre Umberto.”
La bicicletta nera
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Trama, recensione e commento libro La bicicletta nera di Stefania P. Nosnan

La bicicletta nera di Stefania P. Nosnan è un romanzo tratto da una storia realmente accaduta anche se l’autrice sin dalle prime pagine spiega che molto è frutto della sua fantasia.

Trama libro La bicicletta nera di Stefania P. Nosnan

Milano 1943 in piena seconda guerra mondiale Emma Loreti, bella ragazza proveniente da un piccolo paese del centro Italia dove la sua amata famiglia è stata trucidata dai tedeschi, e Umberto Tomat, originario di Udine, capitano del Regio esercito, s’incontrano per caso nella stazione ferroviaria e s’innamorano.

Le vicende storiche del periodo purtroppo li dividono da subito. Umberto affronterà con coraggio gli orrori della guerra decidendo a un certo punto di schierarsi contro i tedeschi, di dirigersi verso i territori denominati “Zona d’operazioni del Litorale Adriatico” e appoggiare la lotta partigiana.

Emma andrà prima a Venezia a lavorare come governante dove abbraccerà le idee della Resistenza e poi a Udine per ricongiungersi con la famiglia del suo amato e fargli conoscere Dante, un orfano che Emma ha preso con sé.

Commento libro La bicicletta nera di Stefania P. Nosnan

In un Italia dilaniata dalla guerra, dalla povertà e dal Nazismo la Nosnan racconta una bellissima storia d’amore simbolo di tutte le storie d’amore nate in questo periodo.

Questo però non è solo un grande romanzo d’amore e soprattutto un vero romanzo storico che attraversa le vicende significative della nostra patria dalla prima alla seconda guerra mondiale.

Attraverso gli occhi di Umberto ragazzino e delle sue sorelle conosciamo un Nord Italia povero, contadino, che credeva di trovare nella guerra una speranza di salvezza e riscatto. Invece si ritrova tra le macerie, la morte, le violenze e la disperazione di una guerra terribile.

Il ritratto storico di quel periodo è ben documentato e alcune scene sono episodi reali. La scrittrice ci narra di bombardamenti, di crudeltà da parte dei tedeschi, di caos tra le file dell’esercizio italiano, di come le donne cercavano di sfamare i propri figli.

Tutte queste vicende, narrate con sensibilità e pietas, sono reali e le abbiamo ascoltate tante volte dai nostri nonni.

Emma è una giovane donna che la vita ha segnato ma che con grande coraggio e dignità in nome di un amore vissuto appena cresce suo figlio e ne accoglie uno abbandonato. Andrea e Dante rappresentano il futuro di un’Italia migliore.

La bicicletta nera è uno spaccato della nostra storia, è un romanzo che le giovani generazioni dovrebbero leggere per conoscere e capire meglio le loro radici e l’inutilità delle guerre.

Recensione libro di Milena Privitera

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Recensione scritta da

Milena Privitera

Presentazione Milena Privitera Leggere è la mia prima passione. Scrivere la seconda.

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