Recensione Libro La forma del buio

Citazione “… avrebbe usato il suo male oscuro per portare la giustizia nel mondo, per dominare il caos e spazzare via i mostri. I suoi mostri."
La forma del buio di Mirko Zilahy
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Di cosa parla La forma del buio di Mirko Zilahy

Un thriller denso di temi La forma del buio di Mirko Zilahy (Longanesi, 2017), che prosegue la serie del commissario Enrico Mancini, dopo il successo del romanzo È così che si uccide.

Mescolando l’aspetto psicologico, l’influenza dell’arte, della religione e del mito, Zilahy racconta una storia la cui trama è fitta di eventi e ricca di colpi di scena.

La tranquillità degli abitanti di Roma è messa in pericolo da un serial killer che dopo aver ucciso le sue vittime, inscena riproduzioni di quadri. Protagonisti delle pitture sono personaggi greci per metà uomo e per metà animali. Questo è l’unico indizio che il commissario Mancini ha per acciuffare, insieme alla sua squadra, il pericoloso serial killer.

Le vittime aumentano giorno dopo giorno, non si riesce a capire quale sia lo schema mentale che segue il carnefice, che si muove velocemente nel sottosuolo della città. Preferisce il buio, luoghi difficili da raggiungere, sporchi, e se da una parte sembra estremamente organizzato, dall’altro pare vivere nel caos della sua testa. Non si preoccupa di fuggire e cancellare le tracce: dopo aver ucciso le sue vittime, non c’è fretta, deve comporre la sua opera d’arte.

Follia e bisogno di ordine da parte del mostro, sono questi i due aspetti su cui si basa Mancini per venire a capo di quest’assurda situazione. Non c’è tempo da perdere, più il killer sente la presenza della polizia alle sue spalle, più è portato a uccidere.

Ma qual è l’anello mancante che il commissario non riesce a carpire per mettere in trappola il mostro? Mancini sente che gli sfugge un unico dettaglio per incastrarlo, ma non capisce quale sia.

La forma del buio gioca proprio su quest’aspetto psicologico: la mancanza di indizi e di quel dettaglio che può fare la differenza, entrambi mettono in crisi il commissario, che si sente responsabile e inerme.

E poi c’è sempre l’ombra della moglie, Marisa, morta da mesi, che ingombra la sua mente togliendogli la lucidità che gli serve per contrastare il nemico. Il modo in cui è presentato Mancini dà valore aggiunto al romanzo, come ogni protagonista di thriller che si rispetti; il privato e i pensieri del commissario fanno la differenza creando un buon legame con il lettore.

Commento del libro La forma del buio

La forma del buio è un thriller di grande intensità narrativa, in cui la tensione tiene, per tutta la durata del romanzo, il lettore sul filo del rasoio, nonostante Mirko Zilahy ci dica dall’inizio chi sia il colpevole. Il ritmo incalza, il tempo stringe e il killer sfugge.

“Il caos, figlio mio, è un male necessario. È il padre della paura che è la madre della fede. Senza la paura del demonio viene meno il timore di Dio. Senza i mostri, figlio mio, non esistono eroi.”

Non è il serial killer ciò che il lettore deve scoprire ma la perversione che alimenta le sue assurde fantasie e il suo modo di agire. Lo scrittore porta chi legge il thriller a immaginare assieme al commissario quale sia la prossima mossa del mostro, è questo che rende affascinante il libro.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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