Recensione Libro “La malafede – Perché è indecente essere cristiani”

Citazione “L’ateo molto spesso si sente tale, ma non sa perché, non sa giustificare razionalmente la propria posizione e vive il suo ateismo come un’incoerenza, una colpa, un’anomalia.”
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Di cosa parla “La malafede – Perché è indecente essere cristiani” di Renato Testa

Il saggio dello scrittore emergente Renato Testa intitolato “La malafede – Perché è indecente essere cristiani” è un libro schietto, che vuole esporre principalmente le ragioni dell’esistenza dell’ateismo. Non c’è nessuna spiegazione che tenga per l’autore: Dio non esiste, è un’invenzione dell’uomo.

La sua tesi è dimostrare quanto sia inattendibile ogni contenuto presente nella Bibbia e nei Vangeli. Ci sono falle in molti passaggi contenuti nei testi sacri del Cristianesimo, che ci mostrano come sia assurdo e illogico credere nell’esistenza di Dio. Se il bene spesso è sconfitto dal male, che non dovrebbe neanche esistere, se Dio è buono come si dice, i conti non tornano. Dio dovrebbe essere onnipotente e non permettere neanche la possibilità del male.

Il saggio “La malafede – Perché è indecente essere cristiani” è un libro che oltre a essere diretto nelle sue asserzioni, si presenta di facile lettura, alla portata di tutti. Renato Testa spiega il proprio punto di vista, condiviso dagli atei e da chi crede in altre religioni attaccando anche la chiesa corrotta e corrosa dagli scandali.

L’uomo nasce con il peccato ed è limitato nella sua libertà, solo per questo bisognerebbe non credere in Dio, secondo lo scrittore. Il Cristianesimo, con le sue regole, le sue parole e la sua morale è opera dell’uomo, di chi vuole ingannare e gestire il potere. Questi sono alcuni dei tanti temi trattati da Renato Testa nel libro “La malafede – Perché è indecente essere cristiani”, un saggio in cui si ascoltano i pareri di molti illustri e si approfondiscono molto argomenti che riguardano il Cristianesimo.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it