Recensione Libro “La musica provata” di Erri De Luca

Citazione “La libertà era il niente di passi che non sapevano dove né invece.”
La musica provata
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Di cosa parla “La musica provata” di Erri De Luca

La musica non è nelle canzoni ma nella vita che scorre, sembra che Erri De Luca ci voglia dire questo nel suo ultimo libro “La musica provata” pubblicato da Feltrinelli.

Quelli di De Luca non sono romanzi, ma poesie che si accostano l’una all’altra per raccontare sensazioni, ricordi ed emozioni uniche.

In questo libro si parla di musica, ma in modo inusuale, partendo dal suo rapporto con questo mondo di sentimenti che a Napoli vibra partendo dal sottosuolo.

Commento libro di Erri De Luca

Ne “La musica provata” De Luca racconta della sua infanzia musicale conseguenza del luogo di nascita: “Napoli suonava su strumenti a corda e risuonava cupa, effetto di grotte e cavità del sottosuolo scavato, crivellato.”

Attraverso pensieri, riflessioni e ricordi Erri De Luca, in poche parole, attraverso un libricino che si legge in poche ore, trascina nel vortice della musica: quella che suona per strada, quella che vibra dalla terra, quella che ci riporta alla mente spezzoni di vita che conserviamo gelosamente nel cuore.

Con Erri De Luca si prova sempre la medesima sensazione, leggendo i suoi libri si viene colpiti dalle sue frasi che racchiudono significati di valore.

Così accade anche con La musica provata e per capirlo basta leggere la quarta di copertina del libro: “Qui sono piovute le musiche, ognuna stava in grembo a qualche nuvola. Ogni canzone è stata prima scroscio e le sue note gocce.”

Quarta di copertina libro “La musica provata”

Un giro del disco durava più di un secondo: dal boccaporto del grammofono usciva la melodia, il canto. Restavo a guardare la puntina capace di leggere il solco e pure la polvere. C’entrava l’elettricità e la finestra chiusa per tenere fuori l’ammuina. E dentro la stanza avveniva lo spazio e il silenzio per farla suonare. Le canzoni come gli odori, e più della vista, affilano i ricordi. Dai solchi dei dischi comincia l’ascolto assorbente che non permette altra mossa. Niente riuscivo e riesco a fare in sua presenza. Non l’ho potuta usare a sottofondo, la musica provata.

Leggi la recensione del libro “I pesci non chiudono gli occhi”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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