Recensione Libro La ragazza scomparsa

Citazione “Emily tentò di gridare nonostante la mano che le copriva la bocca. La benda che aveva sugli occhi le impedisca di vedere dove stessero andando. Ogni passo la portava più lontana da Suzie.”
La ragazza scomparsa
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Di cosa parla La ragazza scomparsa di Angela Marsons

Vive nella Black Country, la stessa regione inglese in cui sono ambientati i suoi thriller, Angela Marsons, già autrice al debutto del bestseller Urla nel silenzio (Newton Compton, 2017) ed ora tornata nelle librerie italiane con La ragazza scomparsa, sempre Newton Compton, (agosto 2017, 382 pagine, copertina rigida 9,90 euro eBook 2,99).

Che sia un ottimo ritorno, una conferma per la scrittrice britannica e un valido giallo, si intuisce già da un abstract accattivante nell’aletta di copertina de La ragazza scomparsa.

Due bambine rapite, due famiglie disperate, una comunità in agitazione, la detective Kim Stone e la sua squadra di nuovo in azione. La sintesi proposta dai curatori italiani accenna a un particolare odioso del ricatto, che attira l’attenzione e la curiosità di lettrici e lettori: la minaccia è di uccidere una delle due bambine. Le coppie di genitori sono messe una contro l’altra.

Le bambine sono Amy Henson e Charlotte “Charlie” Timmins, nove anni, portate via in pieno giorno dal centro sportivo, da qualcuno che aveva provveduto a sabotare l’auto della mamma incaricata di andarle a prendere.

A chiedere l’intervento dell’ispettrice Stone è la madre di Charlie, Karen. Le due famiglie sono molto vicine, vivono in case ricche, frequentano luoghi esclusivi, Golf Club compreso. Quanta strada ha fatto Karen da quando erano ragazzine in carico ai servizi sociali e in affido in squallide case.

È stata l’ex compagna di un’infanzia difficile ad insistere che l’indagine (sulla quale si osserva un rigoroso silenzio stampa) venisse affidata all’ora trentaquattrenne Kim, ricordando la capacità d’intuito e il carattere rivelati quando era solo adolescente.

È così che la sua squadra, pur non specializzata in sequestri, entra in azione: il robusto sergente Bryant, che adora giocare a rugby nonostante gli anta, l’elegante sergente Dawson e la composta agente Stacey Wood, sempre ligia alle regole. Sopra di loro, l’impeccabile ispettore capo Woodward. Ancora più su, il sovrintendente Baldwin, ora decisamente sotto pressione: è il secondo doppio rapimento di minori in tredici mesi e l’altra volta è tornata viva solo una delle due bambine.

Quanto la Marsons sia abile e rapida nel mettere in campo le pedine narrative è chiaro dalle prime battute. Solo una scrittrice di thriller con una marcia in più, come lei, è capace di far parlare una delle piccole vittime come una bimba vera: “ti prego, mamma, vieni a prendermi” invocazione commovente, infantilmente disperata.

E guardate cosa fa fare all’ispettrice per accedere sollecitamente ai filmati di sorveglianza del centro sportivo. È domenica notte, non si potrebbe averli prima di parecchie ore. Kim fa scattare l’allarme e la sorveglianza si precipita sul posto, trovandovi già la polizia, ma in veste di salvatori e non di scocciatori che pretendono i file. Geniale.

Il rapitore si è travestito da poliziotto, mentre una complice simulava uno svenimento per attirare l’attenzione dei presenti, preoccupandosi intanto di nascondere il volto alle bambine. Quindi è una persona che conoscevano e il mistero si risolve senza dover attendere troppo. È Inga, la babysitter di casa Hanson.

Questo ci avvicina ai rapitori. Uno è Will, cresciuto poco al di sopra della miseria quarto di sette fratelli ed ora attaccatissimo al denaro. È uno che da bambino aveva sconvolto tutta la classe, rivelando che Babbo Natale non esiste e che gli adulti dicono un sacco di bugie sulla notte magica. L’altro è un sadico che prova piacere nel far soffrire e non vede l’ora di potersi divertire con le bambine. Lui non sa che farsene dei soldi, quello che conta è fare del male.

Ed ecco arrivare il messaggio dei sequestratori sui cellulari delle due mamme. È quello che scatena un’insana competizione tra le famiglie. Una specie di gara. La solidarietà tra Hanson e Timmons è sgretolata. D’ora innanzi sarà una corsa a chi prenderà per primo contatto con i rapitori, cercando di farlo di nascosto dalla polizia.

Gli investigatori, per conto loro, sono impegnati a venire a capo del caso cercando di salvare entrambe le piccole, come Kim Stone rammenta ai suoi e come non è stato possibile, purtroppo, nel sequestro della prima coppia, tredici mesi prima.

L’ispettrice che ama correre in moto cerca nei documenti raccolti nel corso della vicenda precedente una traccia che suggerisca una linea d’azione. Ma è fin troppo arduo perfino ottenere la collaborazione di altri “pezzi” della polizia.

I fascicoli cominciano a rivelare qualcosa, da mettere meglio a fuoco e intanto Kim fa entrare la squadra in contatto con Eloise, una sensitiva, una medium, con quello che significa l’irruzione della parapsicologia sulla scena di un thriller.

Tante parole finora in questa recensione del libro La ragazza scomparsa, ma non una sola rivelazione che possa guastare alcunché. Niente che la stessa presentazione Newton Compton non abbia anticipato: bisogna agire con rapidità e trovare la pista giusta. E Kim ha intuito che nel passato delle due famiglie si nascondono degli oscuri segreti

Recensione scritta da Massimo Valenti

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Recensione scritta da

Massimo Valenti

Presentazione Massimo Valenti Toscano, imbarcato, velista esperto, lettore onnivoro sebbene appassionato soprattutto di mare e di thriller.

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