Recensione Libro “La rondine, il gatto, la rosa, la morte”

Citazione “E mentre lei cerca invano di contattare qualcuno nell’ora più torrida, lui comincia a domandarsi chi possa essere l’altro, quello di cui parlava sua moglie. L’uomo che affermava di amare.”
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Di cosa parla “La rondine, il gatto, la rosa, la morte” di Hakan Nesser

Il romanzo “La rondine, il gatto, la rosa, la morte” dello scrittore svedese Hakan Nesser vede di nuovo protagonista della storia l’ex commissario Van Veeteren.

“La rondine, il gatto, la rosa, la morte” si apre con una confessione. Lei gli dice di amare un altro e il marito dapprima sfiorandole il collo e poi stringendoglielo, la uccide.

Questo non è che il primo di una lunga serie di omicidi che avvengono dal 1995 al 2000. Ci vuole del tempo però prima che gli investigatori riescano a trovare un collegamento tra le vittime.

Nel 2000 Martina e Monica, madre e figlia isolate da tutto, con un’unica cosa da condividere, l’amante, spariscono nel nulla. La madre soffre di sindrome bipolare e la figlia di conseguenza viene esclusa persino a scuola dai suoi compagni.

I poliziotti incaricati di investigare, non hanno nessun indizio, non c’è persona che sappia dire qualcosa che riguardi le due donne. A quel punto entrerà in scena Van Veeteren, che lascerà alle spalle qualsiasi attività e pensiero lo riguardi, per aiutare l’ispettrice Ewa Moreno e gli altri nell’indagine.

Al protagonista de “La rondine, il gatto, la rosa, la morte” non resta che mettersi dietro le tracce dell’assassino consapevole che ogni criminale, anche quello più sfuggente e imprevedibile, riesce a sbagliare lasciando al suo passaggio degli indizi utili per risolvere il caso.

“La rondine, il gatto, la rosa, la morte” di Hakan Nesser si presenta come un thriller intrigato e intrigante, in cui c’è un filo quasi invisibile da seguire per giungere fino al colpevole.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it