Recensione Libro La teoria del pettirosso

Citazione “Il Byron racchiudeva in sé molti tesori, piccole perle dell’umanità, fossero poemi, racconti, musiche o immagini in movimento. Ma quella notte, ne aveva una in più, del tutto diversa da tutte le altre. Un piccolo testardo, dal pessimo carattere, ma con una presenza che non riusciva a lasciarlo indifferente.”
La teoria del pettirosso
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Di cosa parla La teoria del pettirosso di Cristiano Pedrini

La prima cosa da evidenziare di questo libro di Cristiano Pedrini intitolato La teorie del pettirosso è che i proventi saranno donati a un’associazione romana, RomAmor, che si prende cura delle persone senza fissa dimora dando pasti caldi a 500 persone. Dopo quest’importante premessa che dà valore aggiunto a questo romanzo parliamo della trama.

Protagonista della storia è Nathan un senzatetto di giovane età, appena ventuno, che si ripara dal freddo della città all’interno di un’imponente biblioteca e nonostante all’inizio venga scambiato per un ladro, in seguito viene accolto e quell’edificio maestoso diventa il suo compagno di viaggio.

Si crea un intenso legame tra Nahan e Ross, il direttore della biblioteca, che oltre ad accoglierlo nel suo ufficio, sentendo di essere coinvolto dalla vicenda del senzatetto gli racconta una storia: la teoria del pettirosso. Il racconto riguarda un uccello di cui si prese cura un suo amico trovandolo indifeso e senza nido, a cui l’uomo si legò molto pur sapendo che avrebbe dovuto ridargli la libertà appena il pettirosso si fosse rimesso.
Questa storia riassume in modo profondo le sensazioni che prova Ross nell’aiutare Nathan con piccoli ma preziosi gesti.

Il percorso che ci porta a compiere il libro La teoria del pettirosso è fatto di solidarietà, di privazioni, di confronto, di cambiamenti, di solitudine, di gentilezza e lo scrittore Pedrini affronta i vari temi con delicatezza, senza voler far risaltare il suo pensiero, ma con la semplice voglia di raccontare una storia.

Nel libro si dà importanza al confronto, al dialogo e si crea sinergia tra il protagonista e il lettore, che senza fatica riesce a mettersi nei panni del senzatetto per comprendere le realtà in cui sono costrette a vivere alcune persone che sono emarginate pur facendo parte della società.

La cosa che più si coglie di questa storia, è che il passato non deve marchiare a fuoco la vita di una persona, che il cambiamento è possibile, che si incontrano tante brave persone lungo il cammino e che non bisogna arrendersi mai, anche quando si vivono situazioni di grande disagio come quelle del protagonista de La teoria del pettirosso.

Inoltre, con questo racconto Cristiano Pedrini evidenzia l’importanza di alcuni luoghi, come le biblioteche, che possono diventare il fulcro della nostra società, non solo per il sapere che custodisce, ma anche perché potrebbero accogliere i cittadini e aggregare le persone.

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Redazione - Recensione Libro.it

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