La vestale di Dagon di Fausto Marchi: recensione libro

Citazione “Dunque, quelle creature ibride, le quali conservavano sembianze apparentemente quasi umane ma avevano nel loro sangue i geni degli esseri-pesce si trasferirono nelle immediate vicinanze di quello che restava di Innsmouth e continuarono a professare segretamente il culto di Dagon”
La vestale di Dagon
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Trama romanzo, recensione libro La vestale di Dagon di Fausto Marchi

La vestale di Dagon è il romanzo di Fausto Marchi in cui una semplice gita fuori porta, conduce il protagonista in un mondo carico di esoterismo.

Il romanzo si apre con Filippo, protagonista del libro scritto da Fausto Marchi, che si reca in un ristorante molto particolare, situato in una zona difficile da raggiungere.

Trama libro La vestale di Dagon

Filippo adora le nuove esperienze. Quando un pescatore di Anzio gli suggerisce di provare il menù del misterioso ristorante, non ci pensa su due volte. Il pescatore, però, lo informa che la famiglia che gestisce il locale è tutt’altro che simpatica. Il protagonista de La vestale di Dagon ignora l’informazione e raggiunge il luogo prescelto.

A gestire il locale trova Lavinia e suo padre, entrambi accomunati da tratti somatici non usuali. La donna, in particolare, esercita da subito un certo fascino su Filippo. Il suo atteggiamento distaccato, la pelle chiara e gli occhi chiarissimi la rendono misteriosa e angosciante. La cucina del ristorante propone pietanze di mare dal gusto davvero eccellente.

I gestori del ristorante non brillano per loquacità, ma Filippo non ritiene che questa caratteristica possa bastare a renderli oggetto dell’astio riservato a questa famiglia un po’ strana. All’uscita del locale, il protagonista del romanzo incontra Valerio, uno degli avventori del locale, che racconta alcune storie molto interessanti su Lavina e i suoi genitori.

Da questo momento il protagonista del libro La vestale di Dagon entra in una spirale di curiosità che lo costringe a muoversi in una storia dai risvolti inaspettati.

Commento libro di Fausto Marchi

Lo scrittore Fausto Marchi fa muovere i suoi protagonisti in tempi antichi, rievoca miti e legende, tracciando con un filo rosso gli elementi che portano Filippo a pochi passi da una conoscenza atavica.

Il lavoro di ricerca sul culto di Dagan, l’antica divinità mesopotamica, svolto da Marchi è davvero notevole. L’autore inserisci in una specifica area geografica italiana un possibile “focolaio” di adepti, rendendo credibili e avvincente il suo libro.

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Recensione scritta da

Davide Gambardella - Recensione Libro.it

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