Recensione Libro L’acceleratore

Citazione “Destra, Sinistra, centro, alla fine non si sentiva più nemmeno in colpa di aver dato o non aver dato la sua fiducia a qualcuno. Le riforme, le pensioni. Ma quali pensioni? Lo sapeva bene lui che in pensione non ci sarebbe mai andato da vivo. Si considerava già fortunato ad avere ancora un lavoro.”
L'acceleratore di Guenzi
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Di cosa parla L’acceleratore di Andrea Guenzi

Il romanzo L’acceleratore di Andrea Guenzi tocca temi di attualità che sempre più si discutono al bar così come tra i lettori di libri interessati al declino dell’Italia e in cerca di risposte e di cambiamenti.

Già gli argomenti trattati da Guenzi dell’instabilità politica, del futuro del nostro Paese e di come ci siano sempre meno giovani e più anziani dovrebbe convincere a leggere L’acceleratore, un libro che riesce a fondere il fantapolitico con la science fiction utilizzando come leitmotiv il tema della velocità.

Partendo da una realtà che tutti ci tocca da vicino, lo scrittore procede verso altre sponde, lasciandosi andare alla fantasia e a scelte narrative vincenti. Non ci sarà malizia negli occhi del lettore quando leggerà di tattiche politiche celate sotto mentite spoglie o quando il paragone con certe scelte e modi di fare condurrà con la testa a iniziative politiche indegne, ma verso cui realmente ci stiamo dirigendo.

Questi dubbi che s’insinuano nel lettore di continuità tra romanzo e realtà sono più che leciti e sono il punto vincente de L’acceleratore.

La trama del romanzo ci catapulta nel fallimento della Seconda Repubblica che porta all’ascesa di un partito che detta leggi come se l’Italia ci si trovasse sotto una dittatura. La crisi economica imperversa, il Paese è sempre più vecchio e i contributi sempre di meno, per rimediare c’è un’unica soluzione da attuare secondo i potenti: ridurre all’osso la spesa pensionistica, quasi a volersi disfare dei più anziani con il pretesto di riformare la sanità. L’Italia si dirige così verso una gestione delle mortalità del Paese a favore di un progetto folle, surreale, ma che sembra possa essere davvero attuabile e per questo temibile.

L’incredibilità di questa storia è che per quanto possa apparire lontana in certi passaggi, trova tutta la concretezza di cui ha bisogno per apparire prossima alla realizzazione, soprattutto grazie al contesto storico in cui è relegata, ai personaggi che abitano le vicende, uomini e donne che devono fare i conti con la disastrosa situazione in cui vivono, legata ai soldi che mancano, al lavoro precario, a una pensione irraggiungibile, alle spese che aumentano, alla difficoltà di arrivare a fine mese e ai sogni che si disintegrano diventando incubi.

Che si parli di giovani o anziani la situazione non sembra cambiare, è sempre demoralizzante, sfinente e deludente: il castello di belle speranze crolla e il lettore si troverà a essere solidale con i protagonisti della storia raccontata ne L’acceleratore sentendosi parte integrante di quella realtà sociale e politica sempre più vera.

Andrea Guenzi riesce nel suo intento di coinvolgere emotivamente e mentalmente il lettore, che aprirà gli occhi su un mondo devastato dall’incuria, dall’incapacità dei politici, dall’accentramento di potere ma capace ancora di desiderare il meglio e di fare progetti per il futuro.

Guarda il booktrailer del libro L’acceleratore:

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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