Recensione Libro Il serpente dell’Essex

Citazione “Una donna si fece il segno della croce, ricevendo un’occhiata severa dal parroco, che già tanto tempo prima aveva insegnato loro a non credere alle superstizioni.”
Il serpente dell'Essex
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Di cosa parla Il serpente dell’Essex di Sarah Perry

Non mi capitava da tempo di leggere un romanzo come Il serpente dell’Essex di Sarah Perry (Neri Pozza, 2017), un libro emozionale, che prende la testa, che catapulta in un periodo in cui tutto sembrava possibile.

Ambientata in parte nella Londra Vittoriana e nel resto del libro in un luogo distante culturalmente e socialmente dalla capitale inglese, questo libro ci mostra come superstizione, fede e razionalità possano spesso confondersi nell’uomo.

Caso editoriale inglese del 2017, considerato da molti giornali di spessore il caso dell’anno, questo romanzo storico ha dell’incredibile. La trama non crea lo stesso entusiasmo che suscita la lettura de Il serpente dell’Essex e se lo avrete tra le mani, comprenderete da subito le sue qualità.

La giovane autrice Sarah Perry è riuscita a creare una storia che lascia spesso sul filo della comprensione di un fatto che induce a credere nell’esistenza di un animale mostruoso che si rivela attraverso le tragedie che colpiscono gli abitanti dell’Essex.

Trama del libro Il serpente dell’Essex

Dopo la morte del marito Michael Seaborne, Cora sembra quasi rinascere, deve fingere di essere rinchiusa in un lutto che in realtà non le si addice. Si è sempre sentita oppressa dal suo rapporto con Michael, un uomo che si è spesso dimostrato crudele nei suoi confronti e l’ha spinta a essere quello che non è. Cora invece aveva sogni e obiettivi verso cui solo ora può andare incontro.

Lei è una donna molto diversa da quelle del suo rango nel periodo vittoriano, non ama vestirsi elegante, rispettare ritualità di gesti che non le appartengono solo per apparire elegante e gentile. Cora vuole sentirsi libera, inseguire la sua passione, la paleontologia, e diventare famosa come la ricercatrice Mary Anning, magari trovando un reperto che sarà mostrato al British Museum con il suo nome.

Trasferitasi nell’Essex insegue le voci su un serpente che emerge dalle paludi del Blackwater per diffondere terrore e mietere le sue vittime. Un serpente mostruoso simile a un drago che sta mettendo in pericolo gli abitanti del luogo, spaventati e ritirati nelle loro vite semplici pur di non incontrare la bestia.

Se Cora vorrebbe tanto avvistare il serpente e magari riuscire anche a spiegare di cosa si tratti, c’è il parroco del luogo, William Ransome che prova a tranquillizzare gli abitanti del villaggio attraverso la fede, convinto che si tratti solo di una stupida superstizione che sta dilagando tra di loro.

Razionalità ed emotività si scontrano in questa dura battaglia per cercare di arrivare alla verità sul serpente dell’Essex, la cui leggenda è molto simile a Loch Ness.

Mentre Cora indaga sul mostro si incontra e scontra più volte con William, personaggio diametralmente opposto a lei. Tra i due però scatta una scintilla che entrambi non riescono a spiegare e che rivoluzionerà il loro modo di essere e sentire.

Commento del libro Il serpente dell’Essex di Sarah Perry

Il serpente dell’Essex di Sarah Perry è un romanzo magnetico, che sorprende piacevolmente pagina dopo pagina sia per i personaggi così ben caratterizzati e in sinergia tra di loro, sia per la storia così poco comune e narrata straordinariamente dalla scrittrice inglese.

Il gioco tra superstizione, razionalità e fede è ben riuscito: lo stesso lettore è portato a vacillare continuamente per cercare, prima di sapere di cosa si tratti realmente, la sua verità.

Un libro originale, una piacevole lettura, pieno di spunti interessanti per riflettere sulla condizione umana e la sua evoluzione nel tempo. Il serpente dell’Essex è un libro da leggere assolutamente, consigliato per la trama, la scrittura e l’evoluzione della storia.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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