Recensione Libro Mangia prega ama

Citazione “… anche nel tempo di una sola vita siamo portati a ripetere con una frequenza impressionante gli stessi errori, battendo la testa contro le stesse vecchie dipendenze e pulsioni, provocando le stesse disgraziatissime conseguenze, finché non riusciamo alla fine a fermarci e a guarire.”
Mangia prega ama
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Di cosa parla Mangia prega ama di Elizabeth Gilbert

Il romanzo Mangia prega ama di Elizabeth Gilbert ha avuto un successo straordinario che negli Stati uniti ha spopolato. Un caso editoriale, un bestsellers che per 155 settimane è rimasto in alto nelle classifiche statunitensi, con oltre cinque milioni di copie vendute.

In Italia il libro, spinto soprattutto dall’uscita del film omonimo che vede protagonisti Julia Roberts, Javier Bardem e Luca Argentero, ha riscontrato ugualmente un buon successo nelle vendite.

Mangia prega ama sembra che non sia stato accolto benissimo da tutti i lettori del nostro Paese, che spesso si sono sentiti feriti dai luoghi comuni che imperversano nel romanzo, frasi fatte rivolte soprattutto alle abitudini degli italiani. C’è da dire anche il contrario, e cioè che molti lettori, invece, hanno trovato l’autobiografia di Elizabeth Gilbert un libro godibile e da consigliare, i cui luoghi comuni sono ahimè reali.

La protagonista del romanzo dopo varie vicende complicate, tra cui un divorzio doloroso, la presa di coscienza della sua depressione e una storia d’amore finita male, decide di recuperare la sua vita partendo in giro per il mondo per un anno intero.

Vuole trascorrere quattro mesi in Italia, per imparare una lingua che le sembra sublime e mangiare tutto quello che le capita a tiro, quattro mesi in India, per intraprendere un cammino spirituale ed entrare in contatto con una parte di sé che non credeva neppure di avere, e quattro mesi a Bali per tenere fede alla sua promessa di ritorno in quel luogo.

Durante quest’anno la protagonista di Mangia prega ama riesce a vivere il piacere dei sensi gustando i piatti italiani più buoni e riempiendosi gli occhi di bellezza, a conoscere l’elevazione spirituale superando il dolore e la rabbia accumulata, e incontrerà l’amore, più verso se stessa che verso l’uomo con cui condivide il suo tempo.

Probabilmente questo libro va letto senza nessuna aspettativa, perché alcune cose possono risultare banali, ma se affrontato con il giusto spirito e cercando di cogliere tutta la sincerità, il dolore e il coraggio di Elizabeth Gilbert, Mangia prega ama diventa un romanzo con tanti aspetti positivi, scritto molto bene, un romanzo autobiografico coinvolgente e che fa porre delle domande sulla propria vita in bilico. Un libro che non vuole dire verità assolute ma solo raccontare la sua storia.

… E poi se in un libro ci sono almeno un paio di frasi che vale la pena ricordare, quelle pagine diventano sicuramente un tesoro per la nostra mente.

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Redazione - Recensione Libro.it

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