“Manuale di un educatore in viaggio” di Martino Colicchio: competenza, passione, esperienza
Il “Manuale di un educatore in viaggio” di Martino Colicchio ha nel titolo una parola che potrebbe disorientare chi si ferma alla copertina senza leggere il libro. Vi spiego perché: quello di Martino non è un manuale di quelli pesanti, che danno nozioni e si ergono a guida.
Quest’opera è anche il racconto personale di un autore dal cuore grande. Un educatore che vuole condividere la sua esperienza e i momenti salienti della sua carriera per avvicinare il lettore a questo mondo complesso, ma meraviglioso.
Per questo trovo fondamentale non concentrarsi sulla parola manuale ma sul termine viaggio. Martino Colicchio, infatti, mette insieme, attraverso i suoi passi, un cammino fatto prima di tutto di conoscenza, ma anche di aneddoti, incontri e informazioni che possono essere riportati nella pratica.
Si tratta quindi di un libro che mi sentirei di consigliare non solo agli educatori e a coloro che conoscono la materia, e quindi possono avere strumenti in più da utilizzare, ma anche agli insegnanti e ai genitori che così possono approfondire il tema delle relazioni e dell’accompagnamento.
Commento libro
Molto interessante è già il pensiero alla base di questo “Manuale di un educatore in viaggio”, che si può cogliere facilmente lasciandosi coinvolgere da questo viaggio. L’autore ha infatti diviso l’opera in tre capitoli.
Nel primo ci sono i concetti preliminari, che faranno da guida al lettore meno esperto sull’argomento. Ogni pagina, storia ed esperienza è spiegata con un linguaggio semplice e diretto; che si tratti di percorsi educativi, o umani e relazionali in cui si è imbattuto il protagonista, non vi è differenza.
Nel secondo capitolo si parla dell’essere educatori/accompagnatori. Qui vengono descritti, in modo approfondito e con cura, sia la parte pratica di quella che è stata la sua esperienza, sia quali siano i principi educativi che sono alla base di questo lavoro.
Nel terzo capitolo si affronta in maniera più concreta il viaggio compiuto dall’educatore, e viene fuori con maggiore vigore la parte umana delle relazioni.
In “Manuale di un educatore in viaggio” si coglie come Martino Colicchio non solo abbia dato il suo apporto professionale e il suo bagaglio umano alle persone accompagnate, ma abbia preso da loro in termini emotivi, di legami e professionali. Questo scambio, questa sinergia si coglie a piene mani ed è quello che maggiormente stimola il lettore e lo coinvolge.
Al di là del bellissimo percorso fatto al fianco di questo educatore attento alle esigenze, capace e che si mostra come un vulcano di idee per migliorare il proprio apporto, nel libro si coglie la grande sensibilità di un uomo che sa prendersi cura, che ha passione da vendere e un bagaglio di esperienze essenziali.