“Mi racconto così” di Massimiliano De Santis: un libro sincero e crudo ma anche pieno di luce
“Mi racconto così” di Massimiliano De Santis è libro onesto, sincero, un pugno allo stomaco per la verità con cui lo scrittore racconta le difficoltà vissute dal protagonista.
La storia autobiografica è riportata su carta forse nella speranza che il raccontare se stessi e il proprio vissuto complicato possa essere di aiuto al lettore che nei momenti di difficoltà ha pensato di non riuscire a rialzare. O in coloro che non credono più nel valore della libertà, che va sempre ricercata.
Questa è la storia di un ragazzo che è dovuto crescere troppo in fretta e da solo, come se l’infanzia non l’avesse neppure sfiorata. Ha dovuto imparare a vedersela da solo, a risolvere la vita senza riferimenti. Accetta ogni sfida e l’affronta, un po’ soccombe, un po’ l’ha vinta e decide di raccontarsi. A noi non resta che fermarci ad ascoltare.
Il libro è ambientato negli anni Novanta in un quartiere popolare di Roma: Primavalle. Lì nulla è facile, ci sono fazioni, tanta frustrazione, rabbia, divisione politica e di fede calcistica. Si apprende la vita per strada e la si affronta con il carattere che si ha e quello che si forma a contatto con le difficoltà quotidiane che si incontrano.
In quel contesto crescere non è facile, c’è illegalità e uno scontro continuo con la realtà cruda e difficile. Massimiliano non è uno dei tanti, è un ragazzo che non si accontenta, che cerca risposte, che ha bisogno di essere visto e ascoltato.
E come è facile immaginare in situazioni così dure, Massimiliano fa scelte discutibili, commette errori. Si trova agli arresti domiciliari a scontare la sua pena, ma più di tutto quell’uomo piegato dal dolore deve fare i conti con se stesso e con una depressione che invade ogni suo spazio. Forse anche perché si ritiene estraneo a fatti per cui è stato arrestato e non è facile accettare la situazione.
Commento libro
Non bisogna immaginare questa storia come il racconto di un fallimento, anzi, il messaggio più importante del testo credo sia nella necessità di trovare il coraggio di affrontare tutto, rialzarsi e intraprendere la strada più ardua, quella giusta.
E la scrittura, come spesso accade a chi ha dovuto affrontare il dolore che si annida nelle crepe dell’anima, diventa salvifico, un atto di redenzione e di rinascita. Perché no, anche un atto di ribellione contro il silenzio di chi tutto questo lo avrebbe messo a tacere. Invece Massimiliano De Santis è sincero, non nasconde nulla, ammette le sue colpe, ne paga le conseguenze e si racconta perché chi vive il suo stesso percorso possa trovare il senso buono.
“Mi racconto così” è un libro breve, dal ritmo incalzante, realistico, profondo e portatore di tanti messaggi importanti.