Recensione Libro “Mi riconosci” di Andrea Bajani

Citazione “Era come se senza di lei le nostre dita di uomini, di maschi, si rivelassero per quello che erano, troppo grosse per maneggiare una cosa così piccola, per provare a cucire la morte con la vita.”
Mi riconosci
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Di cosa parla “Mi riconosci” di Andrea Bajani

“Mi riconosci” di Andrea Bajani è un omaggio che lo scrittore fa ad Antonio Tabucchi. Il romanzo racconta la storia di un’amicizia, tra un giovane autore e uno scrittore maturo, che per tanto tempo hanno curato il loro legame fatto di discorsi sulla letteratura, sui grandi classici e sulla vita in generale.

I due sono stati in grado, durante gli anni che hanno trascorso distanti, incontrandosi in varie parti del mondo di tanto in tanto, di non perdersi mai di vista. Si cercano per condividere, per avere un parere da parte dell’altro.

Da questo rapporto raccontato nel romanzo “Mi riconosci” si sviluppa un dialogo che Andrea Bajani sembra avere soprattutto con se stesso. Per ricordare, per assaporare momenti del passato che si stanno lentamente dissolvendo a causa dell’approssimarsi della morte dello scrittore anziano.

Con delicatezza, amore e nostalgia, Andrea Bajani nel libro ci descrive un amico forte e fragile allo stesso tempo, che lo ha fatto sentire a casa dovunque lui si trovasse, che gli ha mostrato una vita differente.

“Mi riconosci” è un romanzo che ci fa scoprire un Antonio Tabucchi inedito, in cui Bajani ci narra di uno scrittore amato e rispettato nella letteratura, un uomo, più che un personaggio conosciuto e famoso.

Quarta di copertina libro Bajani

“Mi riconosci” è la storia di un’amicizia. Uno scrittore maturo e uno scrittore giovane hanno camminato in equilibrio sul filo di un’intesa trasognata e terrena. L’hanno fatto senza rete, tenendosi d’occhio. Insieme sono riusciti a guardare dentro il mistero delle parole. Per un tempo più o meno lungo sono stati amici, come possono esserlo uno scrittore maturo che ama l’impertinenza dei giovani e uno scrittore giovane più incline a proteggere che a essere protetto. Poi un giorno arriva la malattia, e la corda su cui camminavano comincia a tremare.

È in quel momento, quando il filo lascia cadere il più vecchio, che il giovane comincia a raccontare. Perché solo raccontando dell’altro, del suo funambolismo, e della sua caduta, può sperare di non perdere l’equilibrio. “Mi riconosci” è un ballo intorno all’abisso delle parole, del nonsenso, del sogno. È la storia della nostalgia di essere vivi che i due scrittori hanno condiviso, e che ora è colmata di gesti, di oggetti che prendono vita, di case che fanno i dispetti, di bambini che sanno scombinare le carte, di sorrisi irriverenti, sardonici, pieni di luce. “Mi riconosci” è l’omaggio, commovente e stupefatto, di Andrea Bajani alla memoria di Antonio Tabucchi.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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