Recensione Libro Nostalgia di Eshkol Nevo

Citazione “Ma se non sei protetto, il dolore delle persone a te vicine ti entra dentro e ti brucia dall'interno.”
Nostalgia
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Di cosa parla Nostalgia di Eshkol Nevo

Immaginate che da questa parola ne emergano delle altre, diverse ma portatrici di un medesimo, labile, eco che piano piano si insinua nella mente, nel cuore.

Questi sono i personaggi di Nostalgia di Eshkol Nevo. Sono voci che aspettano di raccontare la propria storia, desiderosi di prenderti per mano e mostrarti il loro mondo.

Noa e Amir sono una giovane coppia di studenti alle prese con la loro prima convivenza. Aspirante fotografa, Noa cerca di estrarre da tutto ciò che vive una foto perfetta, qualcosa che possa immortalare non solo l’oggetto ma l’essenza. Amir cerca di dividersi tra i libri di psicologia ed il volontariato in un istituto psichiatrico, vivendo nel timore di rimanere imprigionato nella professione che intraprenderà.

Le paure e le incertezze di entrambi sul futuro divengono lo specchio della paura che hanno di non riuscire a coesistere all’interno del loro amore.

Sima, madre di due bambini e moglie di Moshe, cerca di ritrovare la sua identità al di fuori del ruolo materno ed al di fuori della famiglia estremamente religiosa di Moshe, nella speranza di essere una donna all’altezza dei precetti che la madre le impartiva. Yotam è un ragazzino che vive il lutto per la perdita del fratello maggiore morto in guerra. Schiacciato dall’incapacità dei genitori di andare avanti, cerca salvezza nell’amicizia.

L’Arabo Saddiq trascorre le giornate osservando la casa di proprietà della famiglia di Moshe. Un tempo appartenuta alla propria famiglia, Saddiq spera di potervi entrare e recuperare qualcosa che la madre ha nascosto lì dentro anni prima.

Commento del libro

Ogni storia raccontata in Nostalgia accomunata dal luogo nel quale tutto si svolge, un complesso residenziale situato a El Castel, località tra Tel Aviv e Gerusalemme.

Ognuno dei molteplici personaggi cerca di far vedere il mondo attraverso i propri occhi, attraverso la propria anima. Eppure, incredibilmente rapito da ognuna di queste voci, il lettore finisce con il desiderio di continuare a farsi trascinare da tutte le voci, senza tralasciarne nessuna.

Non esiste una vita al margine nel capolavoro di Nevo, ogni voce, per quanto forte o debole, si imprime nel lettore in modo sconvolgente. Ed è così che tutti questi personaggi, diversi per nascita, diversi per storie, si fondono in un tutt’uno tenuti insieme proprio da questo sentimento. Nostalgia.

Ogni personaggio ha nostalgia di qualcosa. Ogni personaggio sente dentro di sé l’assenza di qualcosa che ha avuto ed ha perso, o di qualcosa che non ha mai avuto ma che spera di avere. O una nostalgia ancora più profonda, quella di avere il timore di perdere qualcosa, di sentire che lo si sta perdendo ed iniziare a sentirne l’assenza anche quando c’è ancora.

Conclusioni libro Nostalgia di Eshkol Nevo

Nostalgia è un romanzo che può essere definito un’opera umana proprio per l’umanità che traspare da ogni pagina, da ogni macchina di inchiostro. Non si ha il minimo dubbio che personaggi così possano esistere, perché quei personaggi siamo noi stessi, quei personaggi hanno la nostra anima, fatta di paure, debolezze, desideri e tormenti.

La narrazione, abilmente legata da diverse prospettive, permette al lettore di conoscere ogni personaggio dal profondo della sua anima al profondo dell’anima altrui. Vediamo i pensieri dei protagonisti e come ogni protagonista vede l’altro ponendo l’accento su un tema che difficilmente i libri con un solo personaggio riescono a fare: l’altro ai nostri occhi, noi agli occhi dell’altro.

Sono anime che si incontrano, che si giudicano, che desiderano o credono di conoscersi e nel mentre il lettore sa quanti fraintendimenti, quante necessità insoddisfatte, quanti desideri e aspettative irrealizzate i vari personaggi provano l’uno per l’altro. Ed ancora, l’incredibile estro letterario di Nevo lo si nota nella capacità formidabile che ha di poter trarre in salvo, anche se apparentemente impossibile, ogni anima.

Un salvataggio che non coincide affatto con la risoluzione di un problema o con l’improvvisa scomparsa del dolore o della nostalgia. Il salvataggio di Nevo consiste nella capacità di “far bastare” fornendo ai personaggi qualcosa, anche minima, a cui aggrapparsi. Senza dargli la minima certezza che quella cosa riesca a salvarli realmente, ma con l’intensità di chi ne ha bisogno.

I personaggi di Nevo si sostengono l’un l’altro, forse senza capirsi realmente, forse pensando al proprio bisogno più che al bisogno dell’altro, ciò che rimane un fatto è che quei personaggi ti scavano nel petto fino all’anima, e quando l’hanno trovata non la mollano più.

Il libro è disponibile nella versione Neri Pozza e quella economica Beat Edizioni.

Nel 2021 al cinema un film diretto da Nanni Moretti tratto dal libro Tre piani di Nevo, un romanzo bellissimo e intenso di cui vi consiglio la lettura.

Recensione scritta da Claudia Tomasello

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Recensione scritta da

Claudia Tomasello

Presentazione Chiara Tomasello Mi chiamo Claudia, ho 20 anni e vivo a Palermo. Sono una studentessa universitaria e ho una grande passione per la scrittura e per la lettura.

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