Recensione Libro “Qualcosa di scritto”

Citazione “Quanto più un libro è dotato di un’autentica grandezza, tanto più dovrebbe essere in grado di fecondare forme di follia adeguate a quella grandezza.”
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Di cosa parla “Qualcosa di scritto” di Emanuele Trevi

“Qualcosa di scritto” di Emanuele Trevi è tra i finalisti al Premio Strega 2012. Quello dello scrittore Trevi è un libro che è stato da subito apprezzato sia dal pubblico, che dalla critica.

“Qualcosa di scritto” racconta l’incontro negli anni Novanta, tra uno scrittore trentenne e un’ex attrice, Laura Betti, una donna bisbetica, pazza, che appare, però, spesso affascinante, soprattutto per il legame che ebbe con Pier Paolo Pasolini. Lei si mostra dalle prime pagine della storia una persona che tutti pur odiando alla fine non riescono a non amare.

Sarà proprio grazie a questa donna, alla Fondazione Pier Paolo Pasolini, dove il giovane lavora per pubblicare una raccolta di interviste di Pasolini, che il protagonista riuscirà a scoprire le linee d’ombra del poeta, registra e scrittore che venne assassinato nel 1975.

Il libro “Qualcosa di scritto” non si può definire un vero e proprio romanzo, così come non è assolutamente un saggio, appare più che altro come un viaggio all’interno della vita di Pasolini attraverso i ricordi, le parole e le tracce lasciate dai protagonisti.

Il risultato di quest’opera di Emanuele Trevi è un’immagine diversa e approfondita di un uomo che era avanti rispetto ai suoi tempi, che guardava le cose da una prospettiva diversa, che ha segnato un’epoca con il suo genio.

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Redazione - Recensione Libro.it

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