Recensione Libro Romanzo siciliano

Citazione “Di là l’occhi scopriva nel tempo stesso, lo stretto di Messina, e la costa di Calabria di fronte. Il monte Etna, oronato i perpetuo fumo, fungeva da sublime sfondo in quel magnifico quadro.”
Romanzo siciliano libro
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Di cosa parla Romanzo siciliano di Ann Radcliffe

Ann Radcliffe, una delle scrittrici inglesi più lette, come attestano le moltissime edizioni e ristampe, maestra della gothic novel, è ritornata in libreria con una delle sue storie più tenebrose e mozzafiato: Romanzo siciliano (titolo originale A Sicilian Romance, traduzione di Rita Bernini).

Emilia e Giulia Mazzini sono confinate nel castello del padre, situato in una piccola baia sul declino di un colle che da un lato si affaccia sul mare e dall’altro su una sporgenza ricoperta da boschi. Siamo in Sicilia e le due ragazze, vent’anni Emilia, diciotto Giulia, conducono la loro vita in una profonda oscurità, sognando di fuggire.

A prendersi cura di loro la signora Menon, una lontana parente, e Vincenzo, un uomo affezionato da anni al marchese loro padre. Quando Vincenzo muore, il marchese, insieme alla seconda moglie, Antoinette, al primogenito Ferdinando, e ad alcuni illustri membri della corte di Napoli, tra cui il giovane Ippolito, è costretto a tornare al castello.

Giulia s’innamora perdutamente di Ippolito che ricambia l’amore ma il padre ha deciso che la giovinetta deve diventare moglie del conte di Luoro. Il ritorno del padre e della matrigna riporterà a galla verità sepolte, segreti inconfessabili custoditi tra le mura di quel maledetto maniero in Sicilia.

Giulia è al centro dell’azione del racconto di Romanzo siciliano di Ann Radcliffe. Giulia è una ragazza romantica, appassionata, irrazionale, audace e incredibilmente fiduciosa nelle possibilità che il suo amore sopravviva alle pressioni del mondo.

Con l’aiuto di alcuni servi, fugge dal castello insieme a Ippolito. Il loro piano però è sventato e Ippolito catturato. Giulia viene rinchiusa nella prigione del castello, un luogo triste e solitario. Gulia riesce di nuovo a fuggire, attraversando i tunnel sotterranei del castello, giunge al fiume e lì trova Ippolito, malmenato e abbandonato.
Quando Ippolito sarà di nuovo in grado di camminare, i due riprendono la loro fuga-liberazione verso il nord della Spagna.

Commento al libro Romanzo siciliano

Il romanzo della Radcliffe, scritto a Londra nel 1790, descrive perfettamente, con uno stile accurato, il castello dei Mazzini, il giardino, le grotte sotterranee, i passaggi labirintici, i conventi e rivela i segreti più intimi e a volte vergognosi dell’aristocrazia siciliana.

Eppure sappiamo di certo che l’autrice non aveva mai visto di persona questa zona se non attraverso i diari e i dipinti dei viaggiatori inglesi che avevano compiuto il loro viaggio di istruzione in Sicilia. Di fatto la nostra autrice ha lasciato l’Inghilterra una sola volta quattro anni dopo la pubblicazione del suo Romanzo siciliano per un breve viaggio nei Paesi Bassi.

“Con questa opera, che ebbe un’ eco enorme nell’Inghilterra di fine Settecento, Ann Radcliffe sancì il successo del gothic novel fatto di trame complesse, dense di suspense e impregnato di quel “culto del sud” che aveva caratterizzato il Grand Tour dei giovani dell’aristocrazia inglese sin dal XVII secolo”.

Recensione scritta da Milena Privitera

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Milena Privitera

Presentazione Milena Privitera Leggere è la mia prima passione. Scrivere la seconda.

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