Recensione libro “Rosso cuore, nero amore”

Citazione "Perchè tutti all'improvviso diventano premurosi per la tua vita, orgogliosi un giorno di dire "eh, gliel'ho presentata io!". Convinti di sapere qual è la ragazza giusta per te. "Ma si dài, avete un sacco di cose in comune! Pensa che m ha appena confessato di adorare la fotografia!"
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Di cosa parla “Rosso cuore, nero amore” di Christian Bigiarini

“Rosso cuore, nero amore” è il romanzo d’esordio di Christian Bigiarini e racconta della vita di Nico nei mesi successivi all’abbandono da parte della sua convivente. Partendo da qui, ci si potrebbe aspettare una serie di strazianti piagnistei, di ricordi dolorosi e pensieri deprimenti. In effetti Nico non se la passa certo bene, ma Bigiarini decide di raccontare la storia del suo libro puntando sull’unica arma che permette di parlare di una storia d’amore finita male, l’ironia.

Dopo sei anni di fidanzamento Miriam lascia Nico facendogli trovare un bigliettino in casa. Miriam è molto diretta, dice che la loro storia è finita e che, con il tempo, avranno modo di chiarirsi: inizia così “Rosso cuore, nero amore”. Nico sprofonda nel dolore e nella depressione.

A nulla servono le telefonate dell’amico Umberto o il seno sempre in mostra della giovane Francesca, la ragazza che lavora con lui nel suo negozio fotografico. Nei giorni successivi all’abbandono Nico inizia anche a soffrire di strane allucinazioni. In situazioni in cui è costretto a mantenere la calma e a mostrare un certo decoro, alla sua vista appare una versione disinibita, strafottente e politicamente scorretta di se stesso. Un alter ego che fa esattamente quello che Nico vorrebbe, ma non ha il coraggio di fare.

Il protagonista di “Rosso cuore, nero amore” resta prima sbigottito dalle sue allucinazioni, poi, pian piano, capisce che non ha nulla da temere: in fondo quello che lui vede, non è altro che una parte di se stesso che è stata zitta e muta per molti anni nel suo inconscio. Nico riesce ad abituarsi alle incursioni del suo alter ego, familiarizzandoci fino al punto di dargli un nome: il suo alter ego si chiamerà Alco.

La vita del fotografo romano ideato da Bigiarini procede lentamente e, anche grazie ad Alco e alle sue uscite stravaganti, le giornate sembrano essere sempre migliori. Ad allietare definitivamente i suoi momenti bui, ci pensa Ugo, il miglior amico di Nico. Ugo, appassionato di maratona e affetto da un lieve ritardo mentale, è l’unica persona al mondo che riesce, solo per qualche ora, a sradicare Miriam dai pensieri di Nico.

Come sempre accade quando ci si ritrova da soli, qualche amico premuroso cerca di mettere lo zampino per risolvere le pene d’amore altrui. Nel romanzo di Christian Bigiarini, questo qualcuno è il fidato Umberto che, complice sua moglie, combina un incontro tra Nico e Moira, una procace trentenne che, secondo i due coniugi, ha tante cose in comune con il protagonista del libro. Ma un’altra donna è entrata nei pensieri del fotografo: una ragazza riccia di nome Leila che ha consegnato delle foto da sviluppare al suo negozio, e della quale Nico cerca disperatamente le tracce.

Il romanzo di Christian Bigiarini è saporito come un bel pranzo a base di prodotti tipici: gli ingredienti tutti italiani, romani per esser precisi, che fanno da contorno alla vita del protagonista rendono la storia reale, concreta e vicina alla realtà di tutti i giorni. L’ironia con cui l’autore tratta l’argomento della depressione che segue ad una storia d’amore finita male è elegante, pungete e giustamente dosata. “Rosso cuore, nero amore” è un bel romanzo, un racconto divertente, ben costruito e rivisto, che sdrammatizza con risate sincere i dolori della vita quotidiana.

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Recensione scritta da

Davide Gambardella - Recensione Libro.it

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