Recensione libro “Guida galattica per gli autostoppisti”

Citazione "(…) la Guida galattica per gli autostoppisti ha già soppiantato la grande Enciclopedia Galattica (…) ha due importanti vantaggi(…). Uno, costa un po' meno; due, ha stampate in copertina, a grandi caratteri che ispirano fiducia, le parole NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO.
Guida Galattica per Autostoppisti - Douglas Adam
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Di cosa parla “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Noel Adams

Arthur Dent, uno dei protagonisti del libro “Guida galattica per gli autostoppisti” , si sveglia una mattina e scopre che fuori casa sua ci sono delle grandi ruspe gialle. Sono venute per abbattere la sua casa, che si trova proprio nel posto dove dovrà sorgere una tangenziale. Il suo amico Ford Prefect lo convince ad abbandonarla perché, in ogni caso anche la terra tra poche ore subirà lo stesso destino. Pare proprio che il nostro pianeta si trovi esattamente nel luogo dove sorgerà un’autostrada iperspaziale.

Nonostante lo scetticismo iniziale di Arthur, i fatti lo indurranno a credere al suo amico. La pazzia di questo romanzo straniero inizia proprio da qui: tanto per iniziare, Ford Perfect non è umano, ma un alieno del pianeta Betelgeuse che si sta occupando di aggiornare la “Guida galattica per gli autostoppisti”. I loro vagabondaggi spaziali li porteranno ad incontrare esseri alieni dalle caratteristiche più strane e inimmaginabili, come i Vogon, alieni antipatici ed irascibili con un’insana tendenza a scrivere orribili poesie.

Il loro viaggio li porterà a salire sulla nave spaziale di Zaphod Beeblebrox, presidente del governo galattico imperiale, in fuga insieme all’umana Trilllian e a Marvin, un robot super intelligente (e, per questo motivo, super depresso). I tre sono alla ricerca del pianeta Magrathea, il leggendario luogo dove dovrebbero vivere coloro ai quali è stata commissionata la costruzione della terra. Ma da chi è stata commissionata la terra? E per quale motivo? La risposta è tutt’altro che scontata.

La “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Noel Adams è stato un successo mondiale, non a caso il traduttore online più conosciuto di tutto il web, “Babelfish”, prende il nome da una delle invenzioni del suo autore. Il libro è piaciuto così tanto per molteplici motivi: è fresco, intelligente, leggero e divertente.

Douglas Adams sembra voler scherzare con la percezione del suo lettore, facendogli capire senza mezzi termini che nulla è come sembra. L’autore costruisce un intero universo, con tanto di guida generosa di spiegazioni, ricco di personaggi esilaranti e fantasiosi. “Guida galattica per gli autostoppisti” è un libro che non annoia mai, per la sua storia piena di colpi di scena e soluzioni tanto esilaranti, quanto imprevedibili.

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Recensione scritta da

Davide Gambardella - Recensione Libro.it

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