Recensione Libro “Quando l’imperatore era un dio”

Citazione “'Non toccare il filo spinato' aveva detto, 'e non parlare con le guardie nelle torrette'… 'E ricordati, non pronunciare mai il nome dell’Imperatore.'”
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Di cosa parla “Quando l’imperatore era un dio” di Julie Otsuka

Dopo il successo del romanzo “Venivamo tutte per mare” la scrittrice Julie Otsuka continua a raccontare eventi di cui si parla poco e che hanno riguardato la storia americana. Il libro “Quando l’imperatore era un dio” narra ciò che avvenne in seguito all’attacco di Pearl Harbour: tantissimi cittadini di origine giapponese furono portati nei campi di internamento dello Utah.

I protagonisti di questa tragica storia descritta nel romanzo “Quando l’imperatore era un dio” sono i componenti di una famiglia che per tutto il tempo non fanno che pensare al ritorno a casa, sperando in una veloce fine della guerra.

La storia è raccontata da ogni elemento della famiglia, che attraverso le proprie sensazioni e i propri ricordi ci mostra ciò che avvenne nel 1942 a molti giapponesi condotti nei campi di lavoro.

Ogni personaggio della storia viene definito in base all’appartenenza. Non esistono nomi, c’è il bambino, la ragazza, la donna. Con questa scelta la scrittrice Otsuka vuole rendere ognuno di loro rappresentativo, perché questa storia non è stata vissuta solo dai protagonisti di “Quando l’imperatore era un dio”, ma da moltissimi giapponesi, che hanno subito questa tragedia con conseguenze irreparabili.

Il romanzo è intimo e smuove sentimenti contrastanti. “Quando l’imperatore era un dio” non lascia indifferenti, colpisce al centro del petto e ci mostra un evento quasi dimenticato della storia americana.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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