Recensione Libro “C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata”

Citazione "Corri da loro Annina, ti prego. Corri più forte che puoi, non ti fermare. Vai a dirglielo ora. Diglielo che è una favola eterna. Di quelle che non hanno tempo e che puoi riascoltare sempre. Quando ti brucia il cuore, quando una lacrima scende a tradimento, quando il focolare tenta a fatica di riscaldare un’anima gelida, ma soprattutto anche solo quando semplicemente guardando su, una certezza ci rende forti e un sorriso tende a rispuntare proprio nel momento in cui non ci credevamo più."
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Di cosa parla “C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” di Nadia Giannoni

Parlare di questo libro della scrittrice Nadia Giannoni dal titolo “C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” non è per niente facile, perché parla di bambini e di un terribile giorno, il 31 ottobre del 2002, quando il crollo di una scuola a San Giuliano di Puglia ha inghiottito degli angeli, 27 alunni.

“C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” parla di una storia che non andrebbe mai neanche sussurrata, che sembra contrastare la frase che da piccoli ci ripetono continuamente “C’era una volta per sempre”, frase che ci induce a credere nel lieto fine, nel “vissero felici e contenti” quando purtroppo non è sempre così.

Questa favola raccontata da Nadia Giannoni è stata scritta per i grandi, per riportare la missione speciale di ventisette bambini e una maestra. Annina chiede alla nonna Matilda di raccontarle una favola, ma non una di quelle classiche che si ripetono come cantilene ai piccoli. Annina vuole ascoltare una favola non favola, una di quelle che quando la racconti ti sembra che non sia vera, che si raccontano poco ma ci credono in tanti. Ed ecco che la nonna narra la sua storia…

“C’era una volta per sempre. Una favola che non dovrebbe mai essere raccontata” è un libro scritto per ricordare, anche se il dolore è troppo intenso e molti vorrebbero dimenticare. Una storia scritta affinché la rabbia perda i suoi contorni netti e sia più visibile l’amore.

Il libro è un pugno al cuore dato con dolcezza, è commovente e lascia il segno dalla prima all’ultima pagina.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it