Recensione Libro “Colpa nostra – Palermo sopravvivere o fuggire?”

Citazione “Siamo in parte tutti responsabili della società che abbiamo creato, non possiamo attribuire la colpa di questo a nessun altro se non a noi stessi.”
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Di cosa parla “Colpa nostra – Palermo sopravvivere o fuggire?” di Rosario Chiavetta

Basta leggere le prime frasi del libro “Colpa nostra – Palermo sopravvivere o fuggire?” di Rosario Chiavetta per capire che stiamo affrontando un tema delicato e presente nella quotidianità di tutti noi cittadini italiani, non solo dei palermitani.

Il libro “Colpa nostra – Palermo sopravvivere o fuggire?” descrive una città, Palermo, conosciuta in tutto il mondo non per le sue bellezze naturali e architettoniche, ma per le conseguenze della mafia.

Rosario Chiavetta mette subito in chiaro il suo amore incondizionato per la terra che lo ha visto nascere e crescere, ma proprio per questo suo legame non può esimersi da esprimere il suo parere negativo sul modo di presentarsi degradato della sua città.

Neli libro “Colpa nostra – Palermo sopravvivere o fuggire?” lo scrittore guarda Palermo, la descrive a chi non ha vissuto per le sue strade, racconta della nascita della mafia, delle stragi di Falcone e Borsellino, di come il luogo sia cambiato negli anni.

Ma nel libro di Rosario Chiavetta non si parla solo di questo, si racconta anche di un sogno mosso dalla speranza di poter cambiare le cose e mostrare Palermo nel suo splendore.

Nelle parole di Chiavetta c’è dolore, rabbia, ma anche desiderio di rivalsa, malinconia e voglia di stravolgere la situazione di precarietà di Palermo, una città spesso teatro di affari loschi e delinquenza.

“Colpa nostra – Palermo sopravvivere o fuggire?” parte da un punto di vista individuale, quello dello scrittore Rosario Chiavetta, per aprire gli occhi a tutti quelli che pur non rendendosene conto sono responsabili del declino della propria città.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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