Recensione Libro “Strix sive Ars moriendi”

Citazione “In mezzo ai semplici sta la verità di Dio, una via sicura per preparare il proprio passaggio a miglior vita.”
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Di cosa parla “Strix Sive Ars Moriendi” di shiene-maria-giovanna-marchiori

Lo scrittore Vittorio Bocchi in quest’opera dal titolo “Strix sive Ars moriendi” racconta una storia che seppur racchiusa in un periodo preciso, il XVIII secolo, sembra non essere contenuta in nessun tempo preciso. Il libro appare come la narrazione di vicende tipiche dei romanzi classici.

Vi è un prete, Don Carlo, che trascorre i suoi ultimi giorni di vita assaporando i piacere che lo circondano, lasciandosi andare alla serenità che contraddistingue quella fase. Il suo cuore è rapito dalla bella e intelligente Costanza, una donna che lo appassiona tanto da farlo essere succube del peccato.

Sullo sfondo di questa relazione vi è la quotidianità fatta di superstizioni, confessioni, pettegolezzi, contrasti. I contadini del posto diventano, man mano che la storia raccontata nel libro “Strix sive Ars moriendi” prosegue, i protagonisti.

Laddove tutto sembra proseguire nel suo naturale scorrere degli eventi, qualcosa romperà gli argini, conducendo ogni individuo a guardare il punto esatto in cui vita e morte si sfiorano e s’incontrano.

“Strix sive Ars moriendi” di Vittorio Bocchi è un libro elegante, che mostra uno spaccato apparentemente lontano da noi, ma non troppo dissimile dalla realtà attuale, in cui ogni uomo della storia mostra qualcosa in più dell’esistenza.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it