Trama romanzo “Ciao maschio”

Trama Un monologo interiore per affrontare il proprio momento di follia e guardare negli occhi i fantasmi del proprio passato, uomini che lasciano il loro segno, nel bene o nel male.
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Di cosa parla “Ciao maschio” di Valeria Parrella

E’ possibile in una notte affrontare tutti gli uomini del proprio passato? Ce lo chiediamo leggendo “Ciao maschio” di Valeria Parrella.

Una cinquant’enne è costretta a farlo, si trova di fronte a tutti i suoi vecchi fantasmi di sesso maschile. Ognuno ha un ruolo nella sua vita, o per lo meno ognuno ne ha avuto uno prima di andarsene, ma ha lasciato comunque la sua scia nell’abbandono e lei cerca di non lasciarsi schiacciare dal peso della loro assenza, del loro vuoto.

Non è facile capire quale sia la realtà, se sia tutto frutto dell’immaginazione o della follia, ma il ricordo si amplifica ed è necessario combattere, per non soccombere, per non soffrire; nonostante siano passati degli anni e le cose siano cambiate bisogna ancora continuare a lottare.

I colpi non vengono risparmiati, il sangue non viene versato, ma lo scontro mentale è duro, quello con i propri pensieri, con quello che è stato, che pur se di un altro tempo, continua a mostrarsi a volte in maniera spietata. Una nostalgia velata aleggia, nonostante a volte la verità ferisca.

Tra riflessioni, sentimenti contrastanti, momenti di lucida follia, Valeria Parrella, in “Ciao maschio” ci conduce nelle mente di una donna che non ha niente di diverso dalle altre e che ha la necessità di affrontare se stessa.

Trama libro

Una donna che ha superato i cinquant’anni si ritrova in una sola assurda notte ad aver a che fare con tutti gli uomini della sua vita. Incanto? Pazzia? Verità? Rappresentazioni della sua mente? Qualunque cosa essi siano ella vi arranca dietro, li istiga all’azione e alla reazione, invoca il loro ricordo o torna a combatterli ancora una volta.

Gli uomini di ciao maschio sono fantasmi reali, capaci ancora di far male, anche se la loro lancia sembra spuntata e il loro artiglio addolcito dal tempo. Valeria Parrella crea un campo di lotta, dove lei e loro, gli uomini, superbi e ingenui contraltari, ingaggiano un corpo a corpo, senza esclusione di colpi, al netto della malinconia e dei bei ricordi, crudo e spietato. Ai maschi che ha avuto, non concede nulla più della nuda verità, perché nulla più della verità, lei, concede a se stessa. È tardi per altre generosità, è tempo di fare i conti e di arrivare al cuore delle cose, oltre che di se stessi, “La mia vita intera: un metodo sperimentale per il quale non ho avuto poi il tempo di redigere una teoria”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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