Trama romanzo “Come si bacia un serpente”

Trama In questo romanzo frizzante e puro di Robyn Scott c'è un richiamo alle pagine de "La mia Africa". Sarà forse per l'ambientazione o per l'amore verso il luogo, che la scrittrice mostra spudoratamente?
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Di cosa parla “Come si bacia un serpente” di Robyn Scott

Robyn Scott, la protagonista di “Come si bacia un serpente” è una bambina che, senza poter dire la sua, viene portata dai genitori in Botswana che hanno deciso di trasferirsi lì. Così la famiglia assieme ai figli si imbarca verso questa nuova avventura che cambierà ogni cosa, soprattutto la percezione della realtà.

La differenza di vita è evidente e il mondo in cui vanno incontro ha qualcosa di magico, di straordinario, che spaventa e sorprende allo stesso tempo e in egual misura.

La famiglia del libro “Come si bacia un serpente” si trova a contatto con animali pericolosi che i genitori cercano di mostrare mansueti ai loro figli, perché entrino in contatto con quel nuovo mondo senza provare paura.

Ed è così che si fanno lunghe nuotate insieme ai coccodrilli, si danno baci ai pitoni per dimostrare che sono essere innocui e si studia la biologia direttamente dallo stomaco di un serpente per capire cosa ha mangiato.

La madre sostiene ardentemente la medicina alternativa, mentre il papà ha deciso di educare i figli con la lettura dei classici e con passeggiate all’aria aperta.

A tutto questo fa da sfondo un paese, l’Africa che diventa il vero protagonista. Con le sue tante storie da raccontare, con gli scenari, con le superstizioni e con le malattie che si diffondono pericolosamente. Mentre una famiglia bizzarra si adegua alla sua natura incontaminata e aspra.

Quarta di copertina

Robyn Scott è una bambina quando i suoi genitori decidono che è il momento di lasciare la Nuova Zelanda e trasferirsi in Botswana con i tre figli. La famiglia si trova così immersa in un mondo straordinario, dove la casa è una stalla dal pavimento decorato con carta da pacchi e la vita quotidiana è scandita da strambe avventure: incontri ravvicinati con scorpioni, gare improbabili per il “Pony dal Mantello più Bello” in groppa a un ronzino pulcioso, raccapriccianti lezioni di biologia per scoprire cosa ha mangiato un serpente direttamente dal suo stomaco, nuotate in compagnia dei coccodrilli e baci affettuosi ai pitoni per dimostrare che sono innocui. Anche la scuola è anticonvenzionale; la mamma, fervente sostenitrice della medicina alternativa, e il papà, “dottore volante della savana”, hanno deciso infatti di educare i figli a casa con giochi, passeggiate e letture di classici.

Ma Lewis, Kipling e Tolkien a parte, anche preparando una semplice torta si possono imparare la matematica e la geometria; e poi i racconti dei nonni, che vivono lì da tanti anni, insegnano la storia del paese meglio di qualunque manuale. E infine c’è l’Africa: magico e spaventoso, profondamente contraddittorio, il Botswana è molto più di una semplice cornice, è un personaggio reale che deve fare i conti con antiche superstizioni e nuove emergenze, come l’Aids.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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