Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford: recensione libro

Trama Una storia di un'amicizia che si trasforma in amore superando le barriere della guerra e del tempo.
Il gusto proibito dello zenzero
In questa pagina sono presenti link affiliati
Compra su amazon.it

Trama romanzo e recensione libro Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford

Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford ci racconta una storia che sembra essere passata inosservata per tanti anni in America. Quella che ha visto discriminate tutte le persone orientali.
Siamo nel 1942 a Seattle e c’è la guerra.

Recensione libro Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford

Henry, il protagonista della storia, è un bambino di dodici anni che va in giro con una spilla sul petto che porta la scritta “io sono cinese”. Lui conserva la tradizione orientale, ma la sua famiglia da due generazioni vive in America. Il ragazzo è costretto a subire cattivi scherzi e umiliazioni da parte dei compagni, mentre in tutta la città si diffonde un forte sentimento di razzismo.

Un giorno incontra una ragazza giapponese, Keiko. Lei ha i tratti orientali, ma sente di essere frutto del Paese che l’ha vista nascere: l’America. Henry e Keiko iniziano a condividere, tristemente, tutte le angherie e le frustrazioni che devono subire dalla gente solo perché orientali.

Tra i due nasce una profonda amicizia e solo quando tutti i giapponesi vengono cacciati dalla città, perché ritenuti delle spie pericolose e rinchiusi nei campi di prigionia, capiscono che il loro legame va al di là dell’amicizia.

Il gusto proibito dello zenzero racconta una profonda storia d’amore e di amicizia. Una storia vissuta in un Paese che ha schiacciato le personalità degli uomini di quel periodo solo perché non appartenenti in tutto e per tutto a quel luogo. Un rapporto che ha sconfinato, superando la barriera del tempo e che ha saputo attendere il suo momento.

Trama romanzo di Jamie Fors dal sito Amazon

Seattle. Nella cantina dell’hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant’anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l’ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione. A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta. L’America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese, è solo un ragazzino ma conosce già da tempo l’odio e la violenza.

Essere picchiato e insultato a scuola è la regola ormai, a parte quei pochi momenti fortunati in cui semplicemente viene ignorato. Ma un giorno Henry incontra due occhi simili ai suoi: lei è Keiko, capelli neri e frangetta sbarazzina, l’aria timida e smarrita. È giapponese e come lui ha conosciuto il peso di avere una pelle diversa. All’inizio la loro è una tenera amicizia, fatta di passeggiate nel parco, fughe da scuola, serate ad ascoltare jazz nei locali dove di nascosto si beve lo zenzero giamaicano. Ma, giorno dopo giorno, il loro legame si trasforma in qualcosa di molto più profondo.

Un amore innocente e spensierato. Un amore impossibile. Perché l’ordine del governo è chiaro: i giapponesi dovranno essere internati e a Henry, come alle comunità cinesi e, del resto, agli americani, è assolutamente vietato avere rapporti con loro. Eppure i due ragazzini sono disposti a tutto, anche a sfidare i pregiudizi e le dure leggi del conflitto.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.