Recensione libro “Trilogia della città di K.” di Agota Kristof

Trama Un romanzo suggestivo, che colpisce al cuore.
Trilogia della città di K.
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“Trilogia della città di K.” di Agota Kristof: tra i libri più belli da leggere

“Trilogia della città di K.” della scrittrice ungherese Agota Kristof, morta nel 2011, è un libro toccante, che lascia il segno, da leggere assolutamente.

Un libro ambientato nella città di K., che si trova nell’Europa dell’est. La città fa da collante alle tre storie che compongono “Trilogia della città di K.”

C’è la guerra, una di quelle che sembra durare da sempre, che segna ogni personaggio e ogni vita.

Ne “Il grande quaderno”, primo racconto, ci sono due gemelli che sono stati lasciati dalla mamma alla nonna, una donna che con il tempo si rivelerà sempre più spregevole e cattiva. I due bambini sembrano non avere nulla che li leghi alla propria età.

Si mostrano cinici spettatori di quello che accade intorno e raccontano con distacco e crudezza la miseria che sta devastando le loro vite, ma non sembrano esserne toccati. Loro annotano tutto in un quaderno che tengono nascosto.

I due sono raccontati dalla scrittrice Agota Kristof come fossero un’unica entità, come se avessero lo stesso punto di vista e la stessa idea su quello che vivono. Quando prendono due direzioni diverse nella seconda parte del romanzoTrilogia della città di K.” l’approccio cambia radicalmente e sarà ancora diverso nella terza parte Terza menzogna. Alla fine i ragazzi si mostrano come non li avevamo visti, vestendosi di significati.

Commento libro “Trilogia della città di K.” di Agota Kristof

“Trilogia della città di K.” è una storia suggestiva, raccontata senza mezzi termini, ogni cosa è mostrata così com’è. I testi sono brevi, coincisi, arrivano direttamente al punto e voltando pagina non si sa mai cosa ci si può aspettare. Viene sempre da chiedersi quale significato la scrittrice ci nasconda, dietro la storia che ci narra, come se qualcosa ci sfuggisse.

Questo è uno dei libri più belli che sia uscito negli ultimi anni, un romanzo che dovete leggere assolutamente per l’intreccio narrativo, l’idea da cui nasce e il modo in cui si evolve.

Per chi ha amato questo libro è necessario sapere che il 27 agosto 2015 è uscito al cinema il film tratto da “Trilogia della città di K.” che s’intitola Il grande quaderno diretto da Janos Szasz.

Quarta di copertina de libro di Kristof

Quando “Il grande quaderno” apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione.

In un Paese occupato dalle armate straniere, due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali. Storia di formazione, la Trilogia della città di K ritrae un’epoca che sembra produrre soltanto la deformazione del mondo e degli uomini, e ci costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.

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Voto libro 5 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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