Recensione Libro “Uccidere il padre”

Citazione“- Hai paura di lui. - No. Ho paura per lui. - Allora è tuo figlio.”
In questa pagina sono presenti link affiliati

Di cosa parla “Uccidere il padre” di Amélie Nothomb

“Uccidere il padre” di Amélie Nothomb è un libro che lascia un piccolo segno indelebile, soprattutto quando alla fine si resta sorpresi del gioco psicologico che è stato attuato dal suo protagonista.

Joe è un bambino che ama la magia e cacciato di casa dalla madre, che lo preferisce a un uomo conosciuto da poco, ma che sembra non volerla abbandonare, decide di dedicare la sua vita ai giochi di prestigio. L’incontro con un uomo che si sorprende della sua bravura, cambierà la vita del piccolo protagonista del romanzo “Uccidere il padre”.

Grazie al suggerimento di quest’individuo andrà a cercare Norman, colui che viene considerato il più grande mago del mondo, che dopo aver titubato un po’, decide, assieme alla sua compagna, di ospitarlo in casa sua e di insegnargli la magia. Norman diventerà suo padre, lo educherà cercando di trasmettergli le sue conoscenze, fino a quando non scoprirà la verità…

La scrittrice Amélie Nothomb nel libro “Uccidere il padre” racconta una storia di legami, di rancore, di magia e amore, e tutta la vicenda che viene narrata ha un unico scopo: quello di sorprendere nelle battute finali del romanzo.

Sarebbe un peccato aggiungere qualcosa in più su “Uccidere il padre”, un libro che accompagna il lettore per qualche ora in una storia strana, forse distante dalla nostra quotidianità, ma che convince per la maestria con cui la Nothomb ce la porge.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it