Recensione Libro “Un marito all’ora del tè”

Citazione “Avrebbe potuto liberarsi dalla sensazione di essere sempre fuori luogo, di essere disorientata. Avrebbe potuto ‘trovare se stessa’, come facevano i personaggi dei libri sugli immigrati che tornavano in patria.”
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Di cosa parla “Un marito all’ora del tè” di Marjan Kamali

È sorprendente come degli esordi letterari possano essere così incisivi nella trama, ma è quello che spesso accade, come nel caso di “Un marito all’ora del tè” della scrittrice turca Marjan Kamali.

Non è facile parlare di migrazione, soprattutto quando i paesi che si lasciano solo distrutti e minacciati da guerre interne, ma se si affronta l’argomento con stile e una certa ironia, si riesce a dare un senso particolare alla storia.

“Un marito all’ora del tè” racconta di una famiglia iraniana che ha lasciato il proprio paese per andare in America in seguito alla rivoluzione del 1979. Darya, la mamma di Mina, non fa altro che cercare un marito iraniano per la figlia, vuole mantenere la tradizione.

Mina, però, ha altro per la testa, non accetta un matrimonio combinato e desidera diventare un’artista. Da qui nasce il conflitto pacifico con la madre, che sente ancora un forte legame con le sue origini e vorrebbe trasmetterlo alla ragazza.

Nel frattempo a Darya viene data la possibilità di approfondire la sua passione per la matematica frequentando un corso. Tra i banchi di scuola incontra un uomo, un amico che si dimostra essere molto diverso dal marito e che in qualche modo l’affascina, portandola a compiere scelte azzardate e a fare riflessioni differenti da prima.

“Un marito all’ora del tè” di Marjan Kamali è un libro intelligente, che ci racconta di un Paese lontano, ma non troppo, con una tradizione ben radicata e un legame intenso con le proprie origini.
Kamali ci mostra la percezione completamente differente che hanno le due donne della loro vita, da cui non si sentono totalmente appagate.

Mina ormai americanizzata, vive come tutti i giovani l’incertezza di un futuro complicato, mentre Darya ha bisogno di fare un passo indietro e trovare le proprie radici, mettendo in discussione tanti anni vissuti lontano dal proprio Paese.
Le due donne, insieme, partono verso l’Iran alla ricerca di qualcosa che sentono di aver perso dentro di sé.

“Un marito all’ora del tè” è un romanzo autentico, con spunti autobiografici, un libro di valore con un tocco leggero per scoprire la diversità.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it