Trama e recensione libro “Viaggio dentro di me” di Matilde Fabiani
“Viaggio dentro di me” è il libro d’esordio delle scrittrice emergente Matilde Fabiani pubblicato nel 2021. Come lo stesso titolo sottolinea leggendo questo libro avrete l’opportunità di fare un viaggio all’interno della protagonista.
“Viaggio dentro di me” si presenta sotto forma di diario in cui la scrittrice si racconta fin nell’intimo, senza paura di mostrarsi, sicura dei propri sentimenti.
Il libro è diviso in cinque capitoli segnati da eventi particolari i cui titoli sono esplicativi e fanno capire al lettore il percorso che seguirà.
Caos, accetto, rifletto, cado e risorgo, sono questi gli stadi che affronta l’autrice. Una ragazza limpida, che mostra le sue ferite, la sua enorme delusione, ma che idealizza la persona perduta essendone poi consapevole.
A legare ogni pagina e ogni parola sono le emozioni che racconta con trasporto, che riporta in maniera netta, in modo talmente reale da creare empatia.
“A tratti solo adesso, dopo un anno, forse ho capito come si voltano le pagine della vita, come si affronta la malinconia e la nostalgia: mettendo in dubbio l’amore.”
Questo diario è un mezzo utilissimo alla scrittrice per affrontare la fine del grande amore. I ricordi compongono momenti reali, in cui Matilde Fabiani si mostra fragile, soprattutto nel momento in cui capisce che le relazioni non sono eterne, ma i legami interiori sì.
Commento libro di Matilde Fabiani
“Viaggio dentro di me” è un piccolo libro, con frasi a volte brevi e essenziali, altre lunghe ma necessarie. Parole che riescono a cogliere il significato dell’emozione provata e a rimandarla al lettore con grande intensità.
Pagina dopo pagina si compone una storia, densa, piena di sentimenti, a volte in contrasto, ma sempre pure e reali.
Questo libro crea consapevolezza e anche se si va a leggere un diario molto personale, il lettore potrà ritrovarsi tra le righe, nelle esperienze di Matilde Fabiani. L’autrice ci invita a non avere paura dei sentimenti, perché ci aiutano a vivere intensamente la vita e a cogliere la bellezza.
“Crescere forse significa anche questo? Guardarsi indietro e sentirsi avanti.”