Recensione libro “Volevo un fante di cuori” di Fulvia Perillo

Citazione “Sono nata il 2 novembre. Era forse un presagio dell’attività a cui mi sarei dedicata? O addirittura quella sottile malinconia, che senz’altro si palpava il giorno della mia nascita, poteva far presagire gli eventi successivi?”
Volevo un fante di cuori
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Trama romanzo e recensione libro “Volevo un fante di cuori” di Fulvia Perillo

“Volevo un fante di cuori” di Fulvia Perillo è un libro accattivante, in tutti i sensi. A partire dalla copertina, glamour, d’impatto.

Il libro, già pubblicato in passato, circa una decina di anni fa, viene adesso riproposto con questa nuova veste.

Un filo conduttore, come un destino da cui non si può prescindere, lega le donne della famiglia di Anna, che alla fine dell’Ottocento iniziò il suo triste viaggio attendendo la concretizzazione di un matrimonio che veniva rimandato continuamente.

Ciò che capitò in sorte a lei, fu ciò che sarebbe poi accaduto il futuro alle donne della sua famiglia: abbandonate a se stesse e al proprio dolore.

Partendo da questa idea, Claudia, ai giorni nostri, ci racconta come questa teoria sia vera. Se il vostro stato abituale è quello di essere sole, abbandonate o sfortunate in amore lo dovete a un’eredità di famiglia. Basta andare indietro nel tempo per scoprire che le donne che sono venute prima di voi, con il vostro stesso gene, hanno avuto la stessa sorte.

Trama libro “Volevo un fante di cuori” di Fulvia Perillo

Claudia, dopo osservazioni attente e approfondite, rivolte al mondo, è in grado di dire al lettore, con assoluta certezza, che esistono sei tipi di uomini. Tra cui i traditori, gli infedeli e quelli che abbandonano e poi tornano sui loro passi, sono per citarne tre e non lasciarvi perdere il gusto della scoperta.

Sono loro a dettare le regole, a cambiare l’equilibrio, forse instabile già in partenza della coppia.
La voce narrante del libro “Volevo un fante di cuori” ci conduce, mano nella mano, alla scoperta di questi uomini, delle loro debolezze, dei loro cattivi comportamenti e dei fattori di rischio che la donna si prende mettendosi affianco personaggi del genere.

Attraverso esempi di alcune donne comuni, ma molto simili per predisposizione o atteggiamento alle protagoniste dei romanzi classici francesi, Claudia ci fa vedere dall’interno cosa accade quando si ama e si viene abbandonati.

Lo fa partendo dal passato, per poi arrivare a noi sulle note delle canzoni di Sanremo, che quanto meno rallegrano e danno un po’ di spensieratezza.

E poi, alla fine c’è un barlume di speranza per tutte, perché anche dall’abbandono o dal dolore può nascere qualcosa di buono: nuove possibilità, alternative o un’attenzione maggiore verso se stesse.

“Dunque, abbandonate mie care, non vi avvilite quando crepita la rabbia: usatela piuttosto per rinascere, ripartire, rafforzare la vostra identità che nessun amore e nessun dolore può mettere in discussione.”

Commento libro di Fulvia Perillo

La scrittrice Fulvia Perillo ha scritto un romanzo che assomiglia a una saga familiare e che prende ispirazioni dai romanzi più amati del passato. Un libro ironico, tagliente, pieno di verità. Racconta le storie di tante donne che sono cadute, hanno pianto, ma anche riso. Storie che commuovono, ma fanno anche tanto sorridere.

“Volevo un fante di cuori” si legge con voracità, scorre che è una meraviglia, fa riflettere, ma grazie all’ironia e alla scrittura sagace, diventa una bella compagnia per qualche ora di piacevole lettura.

Leggi l’intervista all’autrice e la biografia della scrittrice Fulvia Perillo.

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Voto libro 4.5 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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